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Eurovision 2025, Israele in gara tra polemiche: Yuval Raphael rappresenterà il Paese con "New Day Will Rise"

La costante dell'Eurovision in Israele "si aspettava" dei fischi durante la gara
La costante dell'Eurovision in Israele "si aspettava" dei fischi durante la gara Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di David Mouriquand
Pubblicato il
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Nonostante le proteste e le richieste di boicottaggio, Israele parteciperà all’Eurovision 2025 con Yuval Raphael, sopravvissuta all’attentato del Nova Festival. La cantante risponde alle critiche: “Canterò con tutto il cuore”

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Nonostante il crescente movimento di boicottaggio, Israele parteciperà ufficialmente all’Eurovision Song Contest 2025, che si terrà a Basilea, in Svizzera. A rappresentare il Paese sarà Yuval Raphael, che porterà sul palco il brano “New Day Will Rise”.

La scelta ha suscitato reazioni contrastanti: Raphael è una sopravvissuta all’attacco terroristico del Nova Music Festival del 7 ottobre 2023, nel quale persero la vita 378 persone.

Consapevole delle tensioni che potrebbero emergere durante la sua esibizione, Yuval Raphael ha raccontato alla Bbc di essersi allenata anche con suoni di disturbo, come fischi e rumori in sottofondo, per prepararsi a ogni evenienza.

“Sì, credo di aspettarmelo,” ha dichiarato. “Ma siamo qui per cantare e io canterò con tutto il cuore per tutti.”

“A volte è stato spaventoso, persino scomodo, ma mi fa ricordare il motivo per cui sono qui: diffondere amore e portare orgoglio al mio Paese.”

Yuval Raphael posa per una foto durante la cerimonia di apertura del 69° Eurovision Song Contest, a Basilea, Svizzera, domenica 11 maggio 2025
Yuval Raphael posa per una foto durante la cerimonia di apertura del 69° Eurovision Song Contest, a Basilea, Svizzera, domenica 11 maggio 2025 AP Photo

Proteste e richieste di esclusione

La partecipazione di Israele ha riacceso le polemiche. Una lettera aperta firmata da oltre 70 ex concorrenti dell’Eurovision chiede l’esclusione del Paese e dell’emittente pubblica KAN, accusata di essere “complice del genocidio contro i palestinesi” e di “sbianchettare i crimini di guerra” attraverso la competizione.

“L’UER ha espulso la Russia nel 2022. Non accettiamo un doppio standard,” si legge nella lettera pubblicata da Artists for Palestine UK.

Yuval Raphael alla cerimonia di apertura del 69° Eurovision Song Contest, a Basilea, Svizzera
Yuval Raphael alla cerimonia di apertura del 69° Eurovision Song Contest, a Basilea, Svizzera AP Photo

Eurovision e geopolitica: il precedente del 2024

Nel 2024, Israele fu già oggetto di dure critiche. L’UER autorizzò la partecipazione del Paese solo a condizione che la sua concorrente modificasse il testo della canzone “October Rain”, che conteneva riferimenti agli attacchi del 7 ottobre.

L’anno scorso la delegazione israeliana fu anche accusata di atteggiamenti ostili nei confronti di altri artisti, in particolare da Bambie Thug, concorrente irlandese, che denunciò pubblicamente “istigazioni alla violenza” subite dal network KAN.

Eurovision 2025: appuntamento a maggio a Basilea

L’edizione 2025 dell’Eurovision si preannuncia tra le più controverse degli ultimi anni. Le semifinali si terranno martedì 13 e giovedì 15 maggio, mentre la grande finale è prevista per sabato 17 maggio.

Lo slogan di quest’anno, “Uniti dalla musica”, riecheggia le parole di Yuval Raphael, che ha ribadito il suo intento di andare oltre le divisioni:

“Tutti hanno opinioni diverse. Io scelgo di concentrarmi su ciò che conta: la musica.”

Risorse addizionali per questo articolo • BBC

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