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Ue, von der Leyen: rafforzare il ruolo dell'Unione a livello globale è una "priorità"

Ursula von der Leyen, Bruxelles, 10 dicembre 2025
Ursula von der Leyen, Bruxelles, 10 dicembre 2025 Diritti d'autore  Virginia Mayo/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
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Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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La presidente della Commissione europea ha parlato al Parlamento europeo a Strasburgo alla vigilia del Consiglio Ue di giovedì, da cui si attendono decisioni cruciali su vari dossier

I prossimi giorni saranno "cruciali per il futuro della difesa europea e per il sostegno all'Ucraina". È il messaggio lanciato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel suo intervento al Parlamento europeo mercoledì a Strasburgo.

Von der Leyen ha alzato la posta in gioco in vista di un incontro cruciale dei 27 leader dell'Unione europea a Bruxelles giovedì, definendo i colloqui come fondamentali per la sicurezza e l'"indipendenza" dell'Europa.

"La pace di ieri è finita. Non abbiamo tempo per abbandonarci alla nostalgia. Ciò che conta è come affrontiamo la situazione attuale", ha dichiarato von der Leyen all'emiciclo di Strasburgo.

"Conosciamo l'urgenza. È acuta. La sentiamo tutti. La vediamo tutti", ha aggiunto.

Nel suo intervento in plenaria a Strasburgo, la presidente della Commissione ha parlato apertamente di una nuova fase per l'Unione europea, definendola "il momento dell’indipendenza dell'Europa". Un concetto che, ha ricordato, inizialmente aveva suscitato scetticismo.

"Quando abbiamo iniziato a utilizzare questo termine, molti sono stati scettici su ciò che questo comporta o se sarebbe stato realistico", ha aggiunto, "ma guardate quello che abbiamo già fatto in campi come la difesa, l'energia", ha affermato, rivendicando che l'Unione ha fatto "l'impossibile".

In un velato attacco ad alcune dichiarazioni statunitensi fatte nei confronti dell'Unione europea, von der Leynen ha detto: "Non sarà la prima volta che le dichiarazione sull'Europa si dimostreranno sbagliate e superate. Non sarà la prima volta che ci si renderà conto che l'ordine mondiale sta cambiando".

Secondo von der Leyen rafforzare l'autonomia europea significa anche consolidare il ruolo dell'Unione sulla scena globale.

"Abbiamo fatto davvero l'impossibile e siamo pronti a fare di più perché nella nostra indipendenza rendiamo noi stessi più forti e un'Europa più forte è un partner più forte anche per garantire un mondo più sicuro", ha aggiunto.

Il futuro dell'Ucraina

L'Unione europea sta raggiungendo un punto decisionale su due questioni cruciali che potrebbero plasmare la sua immagine globale e la sua posizione internazionale.

In primo luogo, deve decidere come mantenere l'Ucraina a galla economicamente per resistere all'aggressione russa. In secondo luogo, deve scegliere se siglare un accordo di libero scambio con il blocco sudamericano del Mercosur e ripristinare la fiducia negli accordi commerciali basati su regole, che è crollata a nuovi minimi a causa delle tensioni commerciali globali.

Sul futoro dell'Ucraina, la presidente ha sottolineato la necessità di rafforzare le capacità del Paese per ottenere la fine del conflitto. Tali capacità non si sono solo le risorse economiche fornite a Kiev, ma si tratta di un obiettivo politico e strategico più ampio.

"Non si tratta solo di una questione di numeri, ma anche di rafforzare la capacità dell'Ucraina di ottenere una vera pace: una pace giusta, duratura, che protegga l'Ucraina e l'Europa".

Von der Leyen è favorevole a un piano senza precedenti per attingere ai beni statali russi congelati per emettere un prestito di riparazione. Ma il piano ha diviso i leader dell'Ue.

Al centro del discorso anche la sicurezza del continente

"L’Europa deve essere responsabile della propria sicurezza. Questa non è più un’opzione. È un dovere", ha rimarcato, sottolineando la necessità di "sviluppare e dispiegare nuove capacità per poter combattere una moderna guerra ibrida".

Von der Leyen ha ricordato il cambio di passo sugli investimenti nel settore della difesa, dopo anni di finanziamenti scarni.

"Dopo decenni di investimenti insufficienti, stiamo voltando pagina. Stiamo trasformando la nostra base industriale della difesa in modo che sia in grado di fornire tecnologie all'avanguardia e una rapida produzione di massa", ha detto, "stiamo spostando montagne".

Se negli ultimi dieci anni l'Unione ha investito 8 miliardi di euro nel Fondo europeo per la difesa, "quest’anno attiveremo investimenti fino a 800 miliardi di euro entro il 2030".

È un impegno che va oltre l’aspetto militare. "La sicurezza europea non riguarda solo la difesa, riguarda la nostra libertà, la nostra prosperità e la nostra indipendenza".

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