Le sfide del canto verdiano

Le sfide del canto verdiano
Di Euronews

Questa sobria produzione di “Don Carlos” è stata allestita dall’acclamato direttore polacco Krzysztof Warlikowski, che ha scelto di concentrarsi sul dramma intimo dei personaggi che lottano con un mar

Questa sobria produzione di “Don Carlos” è stata allestita dall’acclamato direttore polacco Krzysztof Warlikowski, che ha scelto di concentrarsi sul dramma intimo dei personaggi che lottano con un marcato tumulto interiore.

SONYAYONCHEVA, SOPRANO:

“È un allestimento puro, siamo stati fedeli al testo e alla storia, completamente fedeli allo stato psicologico dei personaggi”.

“Penso sia stato un bene per noi, calato in un’interpretazione che ci ha aiutato ad esporci senza limiti, per essere totalmente noi stessi”.

JONASKAUFMANN, TENORE:

“Beh, ancora un grande eroe: certamente ho cantato Don Carlos molte volte, non è un ruolo che sto facendo per la prima volta ma è la prima volta in francese e questo è un sostanziale cambiamento”.

JONASKAUFMANN, TENORE:

“È stato incredibilmente difficile per me, ho parlato con i miei colleghi che sono d’accordo sul fatto che sia molto più difficile eseguire questo pezzo in francese, non perché bisogna imparare il testo in lingua, ma perché il ritmo è diverso: nuovi pezzi musicali che vengono aggiunti, soprattutto per me come tenore, perché quasi ogni volta che c‘è una nota alta, la parola finisce con E oppure U, che sono vocali incredibilmente scomode, questo rende difficile cantare perbene”.

JONASKAUFMANN, TENORE:

“La realizzazione di Warlikowski mi ha aiutato personalmente a scoprire ancora una volta altri aspetti di questo personaggio, questo pazzo Don Carlos”.

SONYAYONCHEVA, SOPRANO:

“Verdi era un uomo di teatro, ha davvero integrato il teatro nell’opera, nella musica, e per noi cantanti è un vero piacere non solo cantarla ma interpretarla: come artista è stato davvero un privilegio cantare Verdi oggi”.

“Don Carlos” sarà rappresentato a Parigi sino al prossimo 11 novembre.

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