Opera, ironia, e record: benvenuti a La Barcaccia!

Opera, ironia, e record: benvenuti a La Barcaccia!
Di Euronews

Per alcuni è l’appuntamento fisso su Rai radio 3: La Barcaccia, programma satirico di musica lirica, un po’ cult un po’ colto, amato o detestato, ha superato da un pezzo il traguardo delle cinquemila puntate: è il più longevo della radiotelevisione italiana e a ottobre festeggia il quarto di secolo.

“La Barcaccia, spiega Enrico Stinchelli, una delle due anime del programma, è un singolare strumento musical-radiofonico, nato attraverso un esperimento: di mostrare quanto con l’opera sia possibile giocare, più che ascoltarla a presentarla come un fatto rigido e schematico. È un gioco anche molto serio. Noi cerchiamo di abbinare il serio con il faceto.”

“Io sono il compagno di giochi, gli fa eco Michele Suozzo; qualche volta ho fatto un po’ il professore, però tutti e due siamo professori, Enrico è più professore di vocalità io più di altre cose.”

Nell’anno dedicato a Verdi e a Wagner non poteva mancare uno special dedicato ai due grandi compositori. In studio, oltre a Katia Ricciarelli, madrina di eccezione, due registi: un verdiano, Francesco Micheli, e un wagneriano, Denis Krief. Il dibattito è poi scivolato sull’opera oggi.

“C‘è una parte del pubblico che non accetta le novità, le stramberie di certe produzioni contemporanee”, lancia Stinchelli. Replica Krief: “È un po’ la storia di Hitchcock e di Psycho: il pubblico vuole conservare l’opera come Anthony Perkins conserva la madre nello scantinato: una mummia.”

“Prima di tutto bisognerebbe cambiare il pubblico” – dice Katia Ricciarelli. Ironico risponde Stinchelli: “Tenerli magari fuori dal teatro?”
“Come posso io cantare – ribatte Katia – se il pubblico mi vede soffrire sul palcoscenico? perché noi soffriamo quando cantiamo, deve essere così sennò non arriva al pubblico… E come giustifichi poi certi orrori dietro le nostre spalle?”
“Pero’ non bisogna vederla come una lotta tra noi registi e voi cantanti” – dice Francesco Micheli, direttore artistico dello Sferisterio di Macerata.

“Stendhal, ricordando il finale primo dell’Italiana in Algeri riesce a trovare questa frase meravigliosa: ‘une parfaite folie organisée’ – è vero, La Barcaccia è un po’ questo” – dice Stinchelli della sua creatura.

Giochi e quiz sono pure ingredienti forti del programma. Per esempio, chiede Suozzo: “Qual è il personaggio femminile di Verdi che incontriamo nella Divina Commedia?” Silenzio generale. “C‘è addirittura uno svenimento in quinta fila! – commenta impietoso Enrico – Ma come è possibile? E’ di una facilità mostruosa!”

Tra le svariate attività di Enrico Stinchelli anche la regia, come il recente allestimento dell’Otello verdiano a Pisa.

“Noi cerchiamo di dimostrare che tutto nel mondo è opera… pensiamo al parlamento italiano, è un carosello operistico incredibile, abbiamo i personaggi dell’opera: le falsità, le menzogne, i ladri. L’Italia è opera!”

In onda dal lunedì al venerdì su Rai radio 3 alle 13h, La Barcaccia può contare, solo in Italia, su una media di 1,5/2 milioni di ascoltatori ogni giorno.

Bonus intervista: Enrico Stinchelli

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