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Mercati azionari europei in lieve rialzo: occhi puntati su Powell e sul cessate il fuoco in Ucraina

Operatori al lavoro sul trading floor della Borsa di Francoforte a Francoforte, Germania, 10 aprile 2025.
Operatori al lavoro sul trading floor della Borsa di Francoforte a Francoforte, Germania, 10 aprile 2025. Diritti d'autore  Martin Meissner/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Martin Meissner/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Di Doloresz Katanich Agenzie: AP
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Venerdì, i principali indici azionari europei hanno registrato una crescita moderata, mentre gli investitori attendevano il discorso di Jerome Powell a Jackson Hole e riflettevano sui progressi nei colloqui di pace tra Russia e Ucraina

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Venerdì, i principali mercati azionari europei hanno mostrato un andamento positivo, seppur con cautela, in attesa di segnali dai colloqui di pace in Ucraina e dal discorso annuale del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, a Jackson Hole, dove si riuniscono i banchieri centrali.

Gli investitori hanno anche valutato i dettagli di una nuova tregua commerciale tra Unione Europea e Stati Uniti, mentre i dati economici pubblicati giovedì, superiori alle aspettative, hanno contribuito a mantenere un umore relativamente positivo sui mercati.

Il DAX tedesco si riprende nonostante la contrazione economica

Nonostante la notizia che l’economia tedesca si sia contratta più del previsto nel secondo trimestre, l’indice DAX ha invertito la rotta, guadagnando lo 0,1 per cento dopo le 11:00 CEST, recuperando le perdite registrate in apertura.

Anche il FTSE 100, che aveva aperto la giornata in negativo, ha fatto registrare una lieve risalita in tarda mattinata, chiudendo con una piccola crescita.

Il CAC 40 di Parigi ha guadagnato lo 0,2 per cento, mentre l’IBEX 35 di Madrid ha segnato un +0,4 per cento. Lo STOXX 600, l'indice di riferimento per l'Europa, ha chiuso con un incremento dello 0,2 per cento.

Focalizzazione sul discorso di Powell

Gli investitori hanno concentrato la loro attenzione sul discorso di Jerome Powell a Jackson Hole, poiché le aspettative di un possibile taglio dei tassi da parte della Fed si sono intensificate. "Se Powell dovesse suggerire che i tassi potrebbero restare invariati, potremmo assistere a una pressione sui titoli azionari", ha commentato Dan Coatsworth, analista di AJ Bell.

I dati PMI degli Stati Uniti, annunciati giovedì, hanno mostrato una solida crescita economica, riducendo le probabilità di un imminente taglio dei tassi da parte della Fed. Un abbassamento dei tassi, seppur stimolante per i mercati, potrebbe però rischiare di alimentare l’inflazione.

La Federal Reserve ha mantenuto una posizione cauta in merito ai tagli dei tassi, temendo che le tariffe imposte dal presidente Trump possano far salire i prezzi. La situazione si è complicata a seguito di un rapporto sull’occupazione inferiore alle aspettative, che ha riacceso il dibattito sulla salute del mercato del lavoro.

I mercati Usa chiudono in negativo

Giovedì, Wall Street ha chiuso in territorio negativo. L’S&P 500 ha ceduto lo 0,4 per cento, continuando il suo graduale declino dal massimo storico del 14 agosto. Il Dow Jones ha registrato una perdita dello 0,3 per cento, mentre il Nasdaq ha perso anch’esso lo 0,3 per cento.

Il dollaro Usa ha guadagnato terreno contro lo yen giapponese, salendo a 148,48 rispetto ai 148,37 di giovedì. L’euro ha perso qualche punto, scivolando a 1,1590 contro il dollaro.

Nel frattempo, i prezzi del petrolio sono scesi leggermente, con il greggio di riferimento statunitense che ha perso lo 0,2 per cento, scambiandosi a 63,38 dollari al barile. Anche il Brent ha segnato una perdita dello 0,2 per cento, fermandosi a 67,52 dollari al barile. ING ha attribuito questa flessione alla diminuzione dell’entusiasmo iniziale legato ai progressi nel cessate il fuoco tra Russia e Ucraina.

I mercati asiatici in lieve rialzo

I mercati asiatici hanno registrato andamenti misti. A Tokyo, il Nikkei 225 è salito di poco meno dello 0,1 per cento, a 42.633,29 punti, dopo che l'inflazione core giapponese ha rallentato al 3,1 per cento a luglio, rispetto al 3,3 per cento di giugno. ING ha sottolineato che le pressioni sui prezzi restano comunque elevate, con un possibile rialzo dei tassi già a ottobre.

A Hong Kong, l’indice Hang Seng ha guadagnato lo 0,9 per cento a 25.339,14 punti, mentre l’indice composito di Shanghai è salito dell'1,5 per cento, a 3.825,76. Il Kospi della Corea del Sud ha chiuso con un guadagno dello 0,9 per cento, mentre l’indice australiano S&P/ASX 200 ha registrato una flessione dello 0,6 per cento, dopo aver raggiunto un massimo storico nelle sessioni precedenti.

In attesa del discorso di Powell e degli sviluppi geopolitici, i mercati europei si mantengono cauti, ma con prospettive positive grazie ai dati economici favorevoli e ai progressi nelle trattative commerciali internazionali.

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