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Zelensky incassa il sostegno europeo a Parigi in vista dei colloqui di Mosca guidati dagli Usa

Il Presidente francese Emmanuel Macron, al centro a destra, e il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy tengono una conferenza stampa congiunta all'Eliseo di Parigi, lunedì 1 dicembre 2025.
Il Presidente francese Emmanuel Macron, al centro a destra, e il Presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy tengono una conferenza stampa congiunta all'Eliseo di Parigi, lunedì 1 dicembre 2025. Diritti d'autore  Christophe Ena/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Christophe Ena/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Di Sophia Khatsenkova
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Il presidente ucraino ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron a Parigi per discutere di sanzioni, garanzie di sicurezza e negoziati di pace sostenuti dagli Stati Uniti mentre continua l'avanzata russa

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato questo lunedì il presidente francese Emmanuel Macron, in un momento in cui gli sforzi diplomatici attorno a un piano di pace promosso dagli Stati Uniti stanno accelerando rapidamente. Il colloquio arriva mentre Kiev affronta una fase particolarmente delicata, sia sul fronte militare che interno.

Negli Stati Uniti, il segretario di Stato Marco Rubio ha definito “produttivi” i colloqui svoltisi domenica in Florida con una delegazione ucraina, pur sottolineando che “resta ancora del lavoro da fare”.

In parallelo, l’inviato speciale del presidente americano Donald Trump, Steve Witkoff, è a Mosca martedì per un incontro con Vladimir Putin, segnando un’altra tappa significativa nel tentativo di trovare una via negoziale al conflitto.

Un momento difficile per Kiev

Il nuovo ciclo di colloqui internazionali si svolge mentre le forze russe continuano ad avanzare nell’Ucraina orientale.

Zelensky si trova inoltre sotto pressione a causa dell'inchiesta per corruzione che ha portato alle dimissioni del suo capo di gabinetto, Andriy Yermak, figura chiave nei negoziati con gli Stati Uniti. Il presidente ha ammesso che la questione territoriale resta “la più difficile” all’interno del piano elaborato da Washington.

Il presidente francese Emmanuel Macron, a destra, e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si abbracciano dopo una conferenza stampa congiunta all'Eliseo di Parigi, lunedì 1 dicembre.
Il presidente francese Emmanuel Macron, a destra, e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si abbracciano dopo una conferenza stampa congiunta all'Eliseo di Parigi, lunedì 1 dicembre. Christophe Ena/Copyright 2025 The AP. All rights reserved

Macron: “L’Europa deve essere al tavolo”

Nel corso dell’incontro, Macron ha ribadito che nessun accordo potrà avanzare senza il pieno coinvolgimento europeo.

“Il processo può andare avanti solo con gli europei intorno al tavolo”, ha sottolineato, aggiungendo che non è ancora stata presa alcuna decisione definitiva. I Paesi europei, ha spiegato, hanno comunque già delineato un approccio preliminare sulle garanzie di sicurezza, che sarà discusso nei prossimi giorni nell’ambito della “Coalizione dei volenterosi”.

Interrogato dai giornalisti sulle recenti accuse di corruzione in Ucraina, il presidente francese ha difeso l’operato di Kiev: “Il nostro ruolo non è dare lezioni. La lotta alla corruzione sta funzionando, perché ci sono decisioni aperte”, ha affermato, evidenziando al contempo la totale mancanza di responsabilità in Russia.

Pressione crescente su Mosca

Macron ha inoltre ricordato che l’Ue ha già adottato il suo 19esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia e sta lavorando al 20esimo, mentre gli Stati Uniti hanno recentemente colpito ulteriori compagnie petrolifere russe. Secondo il presidente francese, tali misure rappresentano una pressione “senza precedenti” e continueranno ad aumentare nelle prossime settimane.

Oltre al colloquio di Parigi, Zelensky e Macron hanno avuto contatti “successivi” con diversi leader europei, tra cui il primo ministro britannico Keir Starmer e i capi di governo di Germania, Polonia, Italia, Norvegia, Finlandia, Danimarca e Paesi Bassi.

Hanno inoltre parlato con il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il segretario generale della Nato Mark Rutte, segnale di un intenso coordinamento multilaterale in vista delle trattative.

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