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Francia, nasce il governo Lecornu II: 34 ministri tra conferme e volti nuovi

Il neo premier francese Lecornu al secondo tentativo di governo
Il neo premier francese Lecornu al secondo tentativo di governo Diritti d'autore  Martin Lelievre, Pool Photo via AP
Diritti d'autore Martin Lelievre, Pool Photo via AP
Di Euronews
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Il primo ministro Sébastien Lecornu annuncia un esecutivo di 34 ministri, con conferme e ingressi tecnici. Il governo “di transizione” dovrà approvare il Bilancio in un parlamento spaccato e sotto pressione politica

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Il neo-primo ministro francese Sébastien Lecornu ha ufficializzato la composizione del suo secondo esecutivo, composto da 34 ministri, con l’obiettivo dichiarato di guidare la Francia fino all’approvazione del Bilancio 2026.

Lecornu, che solo pochi giorni fa aveva rassegnato le dimissioni dopo che il precedente governo era durato soltanto 14 ore, è stato riconfermato dal presidente e incaricato di formare una nuova squadra.

Secondo fonti vicine al premier, la squadra di governo sarà un “mix di società civile, figure esperte e giovani parlamentari”, con l’intento di rinnovare la classe dirigente e favorire equilibri più flessibili.

Conferme e nuove nomine chiave

Tra le conferme, Roland Lescure rimane ministro dell’Economia e Finanze, un ruolo centrale viste le sfide fiscali imminenti. Confermati anche Gérald Darmanin alla Giustizia, Jean-Noël Barrot agli Esteri e Rachida Dati alla Cultura.

Una novità rilevante è la nomina di Laurent Nuñez, prefetto della polizia di Parigi, al ministero dell’Interno, in sostituzione di Bruno Retailleau. Al ministero del Lavoro è stato chiamato Jean-Pierre Farandou, presidente e amministratore delegato della SNCF (ferrovie francesi).

Tra le altre sorprese, entrano nel governo volti esterni alla politica tradizionale: per esempio, è prevista la nomina dell’ex presidente del WWF Francia, Monique Barbut, al dicastero della Transizione Ecologica, e dell’ex direttore dell’istruzione Edouard Geffray all’Istruzione Nazionale.

Crisi politica, scadenze e incertezze

Il nuovo governo è chiamato a operare in condizioni particolarmente difficili. Lecornu dovrà presentare il Bilancio entro scadenze stringenti e affrontare un Parlamento profondamente frammentato e ostile.

I socialisti potrebbero non concedere la fiducia in assenza di una sospensione integrale della riforma delle pensioni, mentre il partito Les Républicains ha già dichiarato che non parteciperà al governo ma potrà dare sostegno “testo per testo”.

Il presidente ha chiesto la formazione del governo prima della sua partenza per l’Egitto, dove parteciperà a un summit sulla Striscia di Gaza.

Anche il contesto economico pesa: l’incertezza politica ha già avuto effetti negativi sui mercati, e il governatore della banca centrale francese ha avvertito che l’instabilità potrebbe costare punti percentuali al PIL nel breve termine.

Il curriculum di Lecornu e il contesto istituzionale

Sébastien Lecornu, membro del partito centrista Renaissance dopo aver lasciato i Républicains nel 2017, ha ricoperto numerosi incarichi ministeriali: dal ministero delle Forze Armate alle Collettività Territoriali, passando per l’oltremare e la Transizione Ecologica.

Il primo governo Lecornu, nominato a settembre 2025, è rimasto in carica solo per 27 giorni, divenendo il più breve della Quinta Repubblica.

Il nuovo esecutivo rappresenta la 48ª amministrazione della Quinta Repubblica e la nona nominata durante l’attuale presidenza.

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