Il ministero della Difesa della Grecia ha evocato lo spostamento di sistemi d'arma a Suda, sull'isola di Creta
Si è tenuta mercoledì sera una riunione d'emergenza presso il ministero della Difesa della Grecia, sotto la guida del ministro Nikos Dendias. Oggetto della discussione, il conflitto in corso in Medio Oriente. Secondo quanto riferito da fonti militari a ERTNews, la riunione si è concentrata sull'aggiornamento delle misure di difesa aerea del Paese europeo, che è in stato di massima allerta proprio a causa dell'escalation tra Israele e Iran.
Nelle prime ore del mattino di giovedì sono state diffuse notizie su questa riunione e su un possibile trasferimento di sistemi d'arma a Suda, sull'isola di Creta. Il ministero ha dichiarato in un comunicato che "lo spostamento di specifici sistemi d'arma è ovviamente al di fuori della portata della discussione pubblica".
"Il ministero deve provvedere a tutte le misure necessarie per la sicurezza del Paese"
Allo stesso tempo, è stato precisato che "il ministero, in base al suo ruolo costituzionale, deve prendere, indipendentemente dalle circostanze, tutte le misure necessarie per la sicurezza del Paese e dei suoi cittadini. Ed è questo ciò che fa".
Dendias ha proposto la creazione di un sistema di difesa per la Grecia, con più livelli e con capacità anti-missilistiche, quasi fin dal suo insediamento. Tale infrastruttura dovrebbe consentire al Paese europeo di poter affrontare le moderne minacce militari, e fa parte del più ampio "Scudo di Achille", già in fase di attuazione nell'ambito dell'"Agenda 2030", dopo l'approvazione della programma di riarmo di dodici anni da parte del Parlamento e del Consiglio governativo per la sicurezza nazionale.