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La Grecia verso l'invio di navi da guerra fuori dalle acque libiche per controllare flussi migratori

Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis all'incontro con il presidente della Repubblica greca Konstantinos Tasoulas
Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis all'incontro con il presidente della Repubblica greca Konstantinos Tasoulas Diritti d'autore  Γραφείο Τύπου Πρωθυπουργού
Diritti d'autore Γραφείο Τύπου Πρωθυπουργού
Di Nicoleta Drougka
Pubblicato il
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Il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha dichiarato che: "Dobbiamo inviare il messaggio che i trafficanti non saranno responsabili di chi entra nel nostro Paese"

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La Grecia intende inviare navi da guerra in prossimità delle acque territoriali libiche per controllare i flussi migratori, ha annunciato lunedì il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, facendo riferimento a un'azione preventiva e deterrente.

Durante l'incontro con il presidente della Repubblica ellenica Konstantinos Tasoulas, il primo ministro greco ha detto che la questione è stata discussa nella riunione straordinaria del Consiglio dei ministri di domenica.

Mitsotakis: "Solleveremo questione Libia al Consiglio europeo giovedì"

Il governo ha chiesto al ministero della Difesa nazionale e alle Forze armate di inviare le navi "in modo che come misura precauzionale, e sempre in collaborazione con le autorità libiche e le altre potenze europee, mandiamo un messaggio che i contrabbandieri non saranno responsabili di chi entra nel nostro Paese".

"Penso che sia una mossa imperativa nelle circostanze attuali e ovviamente la questione della Libia sarà sollevata anche da me al Consiglio europeo di giovedì prossimo e mi aspetto che ci saranno conclusioni pertinenti che copriranno pienamente le posizioni greche", ha aggiunto Mitsotakis.

Da parte sua, Tasoulas ha affermato che la Grecia si trova in uno stato di pericolosa instabilità nella regione e ha aggiunto:

"Il nostro Paese deve essere costantemente vigile per poter muovere i greci delle zone contese, come ha già fatto per la sicurezza della patria, ma anche per dimostrare che non è disposto, in vista di questa situazione altamente volatile e conflittuale, a tollerare aggravamenti come il peggioramento del recente massiccio afflusso di immigrati clandestini dalla Libia", ha dichiarato il presidente greco.

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