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Biden grazia la famiglia e non solo prima dell'insediamento di Trump

Il Presidente Joe Biden parla durante un servizio religioso alla Royal Missionary Baptist Church di North Charleston, S.C., domenica 19 gennaio 2025.
Il Presidente Joe Biden parla durante un servizio religioso alla Royal Missionary Baptist Church di North Charleston, S.C., domenica 19 gennaio 2025. Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Tamsin Paternoster
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Nelle ultime ore da presidente Biden ha graziato i figli, il dottor Anthony Fauci, l'ex capo di Stato Maggiore Mike Mulley e la commissione che indagava su Capitol Hill (fra la repubblicana Liz Cheney)

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Il presidente uscente degli Stati Uniti Joe Biden ha graziato lunedì, a poche ore dal giuramento del suo successore Donald Trump i suoi familiari, il dottor Anthony Fauci, Mark Milley e i membri della commissione della Camera sulla rivolta di Capitol Hill del 6 gennaio 2021.

Dal perdono presidenziale è esclusa Jill Biden, ma è incluso il fratello James Biden, la cognata Sara Biden, la sorella Valerie Biden Owens, il cognato John T. Owens e il fratello Francis Biden. Il 2 dicembre scorso aveva già perdonato il figlio Hunter Biden.

Stando al documento riportato dall'emittente Nbc, Biden grazia i suoi familiari per "qualsiasi reato non violento contro gli Stati Uniti che potrebbero aver commesso o a cui potrebbero aver partecipato nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2014 e la data di questa grazia".

Fauci è stato il principale consigliere medico dell'amministrazione americana durante il Covid-19. Con lui Trump si è scontrato sulla gestione della Pandemia.

Mark Milley invece, ex capo di Stato maggiore, ha testimoniato sulla condotta di Trump durante i disordini di Capitol Hill.

Una mossa senza precedenti, volta a proteggere queste persone da potenziali vendette da parte dell'amministrazione Trump.

Joe Biden "Non è un'ammissione di colpa"

"Non pensate che questo sia un riconoscimento del fatto che un individuo abbia commesso un illecito, né un'ammissione di colpa per qualsiasi reato", ha dichiarato Biden in un comunicato.

Ha poi aggiunto che gli Stati Uniti "hanno un debito di gratitudine nei confronti di questi funzionari pubblici, per il loro instancabile impegno nei confronti del nostro Paese".

Dietro la scelta, la paura di ritorsioni da parte di Donald Trump

La decisione arriva dopo che Donald Trump ha fatto una "lista di nemici", persone che a suo dire lo hanno preso di mira politicamente o che hanno cercato di ritenerlo responsabile dei disordini di Capitol Hill.

Biden ha promosso una transizione morbida verso l'amministrazione Trump. Ma durante il suo discorso di addio ha messo in guardia da "un'oligarchia emergente di ultra-ricchi", che minaccia la democrazia degli Stati Uniti.

Anche se è consuetudine che un presidente conceda la grazia alla fine del suo mandato, di solito viene offerta a cittadini statunitensi condannati per reati comuni. Con questa mossa, Biden sta graziando persone che non sono nemmeno indagate.

Chi ha ottenuto il perdono presidenziale

Fauci è stato il principale consulente medico di Trump e di Biden fino al suo pensionamento nel 2022. È noto soprattutto per aver contribuito a organizzare la risposta alla pandemia Covid-19. È stato preso di mira da Trump quando si è rifiutato di sostenere le sue affermazioni sul virus.

Mark Milley, l'ex capo di Stato Maggiore dell'esercito, ha definito Trump "fascista" e ha descritto nei dettagli la condotta di Trump durante l'insurrezione a Capitol Hill. In una dichiarazione, Milley ha detto di essere "profondamente grato" per l'azione di Biden.

Il perdono riguarda anche i membri e lo staff della "commissione del 6 gennaio", tra cui gli ex parlamentari Liz Cheney e Adam Kinzinger, entrambi repubblicani. Oltre loro, sono stati perdonati gli agenti della polizia di Capitol Hill e quelli del distretto di Washington che hanno testimoniato davanti alla Commissione.

Biden e il record di perdoni

Con il suo ultimo atto da presidente, Biden ha stabilito il record per il maggior numero di perdoni e commutazioni individuali emessi come presidente.

Venerdì scorso ha annunciato che avrebbe commutato le sentenze di quasi 2.500 persone condannate per reati non violenti legati alla droga.

Il mese scorso ha anche perdonato 37 delle 40 persone nel braccio della morte, convertendo le loro condanne all'ergastolo anziché all'esecuzione.

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