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Hamas: "Su Gaza Netanyahu tira troppo la corda, se gli ostaggi sono morti è colpa sua"

Israeliani trovati morti a Gaza
Israeliani trovati morti a Gaza Diritti d'autore AP/AP
Diritti d'autore AP/AP
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il funzionario di Hamas, Khalil al-Hayya, ha incolpato Netanyahu della morte dei sei ostaggi. Non siamo interessati a negoziare le nuove condizioni, ha aggiunto. Intanto a Tel Aviv scatta lo sciopero generale per chiedere al governo di raggiungere un accordo per il rilascio dei prigionieri

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"Le dure richieste di Benjamin Netanyahu per un accordo a Gaza hanno portato alla morte degli ostaggi israeliani". A dirlo è stato il funzionario di Hamas, Khalil al-Hayya. "La risposta di Netanyahu alla nostra accettazione del documento presentato dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è stata evasiva, seguita dall'imposizione di diverse nuove condizioni. Netanyahu ha insistito per tenere il controllo del corridoio Filadelfia e di Netzarim. Si è rifiutato di rilasciare i nostri prigionieri anziani che scontano l'ergastolo", ha detto al-Hayya all'emittente "Al Jazeera". "Non siamo interessati a negoziare le nuove condizioni di Netanyahu. Il movimento decide di non scendere a compromessi sulla proposta del 2 luglio", ha concluso.

Scatta lo sciopero generale contro Netanyahu in Israele

Domenica Israele ha dichiarato di aver recuperato i corpi di sei ostaggi a Gaza, tra cui il giovane israelo-americano Hersh Goldberg-Polin, diventato uno dei prigionieri più noti detenuti da Hamas, quando i suoi genitori si sono incontrati con i leader mondiali e hanno fatto pressione per il suo rilascio, anche alla convention dei democratici il mese scorso.

I militari hanno dichiarato che tutti e sei sono stati uccisi poco prima dell'arrivo delle forze israeliane che cercavano di salvarli. Il loro recupero ha scatenato richieste di proteste di massa contro il primo ministro Benjamin Netanyahu, che molte famiglie degli ostaggi e gran parte dell'opinione pubblica israeliana incolpano di non averli riportati vivi in un accordo con Hamas per porre fine alla guerra che dura da 10 mesi. I negoziati per tale accordo si trascinano da mesi.

Il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani ha indetto per le 19:00 di domenica una grande manifestazione davanti al ministero della Difesa a Tel Aviv. Contemporaneamente ci saranno proteste in altre città e località del Paese. Numerosi ristoranti, cinema e teatri israeliani hanno annunciato che chiuderanno a partire dalle 18:00 in segno di protesta e per incoraggiare la popolazione a partecipare alle manifestazioni. I sindaci di diverse città hanno annunciato che chiuderanno gli uffici pubblici.

Lunedì mattina è iniziato lo sciopero generale annunciato domenica dalla Federazione del lavoro di Histadrut per chiedere al governo che raggiunga il prima possibile un accordo per il rilascio dei prigionieri. Decine di manifestanti hanno bloccato la via Ibn Gvirol a Tel Aviv. I manifestanti si sono radunati anche allo svincolo di Shilat, vicino a Modi'in, e hanno bloccato una strada nella città settentrionale di Rosh Pina.

Secondo il quotidiano Haaretz, dalle 8:00 di lunedì mattina l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv ha chiuso le partenze, gli ospedali operano con un orario ridotto e molte università e banche hanno annunciato la loro partecipazione allo sciopero.

Netanyahu e il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich hanno presentato una richiesta al tribunale per ottenere una sentenza contro lo sciopero, secondo quanto riportato dal Times of Israel e da Ynet News. Si chiede di dichiarare che lo sciopero ''non è uno sciopero per una controversia collettiva di lavoro, ed è, pertanto, uno sciopero politico''.

Chi sono i sei ostaggi trovati morti a Gaza

I militanti hanno sequestrato Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, e altri quattro ostaggi durante il festival musicale Supernova nel sud di Israele durante l'attacco di Hamas del 7 ottobre, che ha scatenato la guerra.

Il nativo di Berkeley, California, ha perso parte del braccio sinistro a causa di una granata nell'attacco. Ad aprile, un video diffuso da Hamas lo ha mostrato senza la mano sinistra e mentre parlava chiaramente sotto costrizione, scatenando nuove proteste in Israele per chiedere al governo di fare di più per garantire la sua libertà e quella degli altri.

L'esercito ha identificato gli altri ostaggi come Ori Danino, 25 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Almog Sarusi, 27 anni, e Alexander Lobanov, 33 anni, anch'essi rapiti al festival musicale. Il sesto, Carmel Gat, 40 anni, è stato rapito dalla vicina comunità agricola di Be'eri.

I corpi, da quanto si è appreso, sono stati recuperati da un tunnel nella città meridionale di Gaza, Rafah, a circa un chilometro dal luogo in cui un altro ostaggio, Qaid Farhan Alkadi, 52 anni, è stato salvato vivo la settimana scorsa.

“Secondo le informazioni preliminari, sono stati crudelmente uccisi dai terroristi di Hamas poco prima che li raggiungessimo”, ha dichiarato ai giornalisti il portavoce militare israeliano Daniel Hagari.

Hamas accusa Israele e Usa, Netanyahu: "Non vogliono l'accordo"

Hamas ha offerto di rilasciare gli ostaggi in cambio della fine della guerra, del ritiro delle forze israeliane e della liberazione di un gran numero di prigionieri palestinesi, compresi militanti di alto profilo.

Izzat al-Rishq, un alto funzionario di Hamas, ha dato la colpa della morte degli ostaggi a Israele e agli Stati Uniti, affermando che sarebbero ancora vivi se Israele avesse accettato una proposta di cessate il fuoco che Hamas ha detto di aver accettato a luglio. Senza però fare il nome degli ostaggi ancora in vita.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha espresso dolore per la morte dei sei ostaggi, affermando che le uccisioni dimostrano che Hamas non vuole un accordo di cessate il fuoco. Netanyahu ha detto domenica di avere il cuore spezzato alla notizia della morte degli ostaggi e ha poi accusato Hamas di averli uccisi a “sangue freddo”. “Chi uccide gli ostaggi non vuole un accordo”, ha aggiunto Netanyahu, che di rispondere a Hamas in modo "rapido, netto e pesante", secondo quanto riportato dai media israeliani.

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"Dobbiamo dire chiaramente che risponderemo con estrema forza", avrebbe detto Netanyahu nella riunione del gabinetto di sicurezza di domenica sera, "La prima cosa che deve essere fatta è portare entro 24-48 ore delle raccomandazioni per esigere un prezzo pesante, netto e molto rapido da Hamas: se non lo facciamo, vedremo altri omicidi di questo tipo".

Tre morti in Cisgiordania, al via la campagna contro la polio

In uno sviluppo separato, uomini armati hanno ucciso tre agenti israeliani sabato mattina nei pressi di Hebron, nella Cisgiordania meridionale, aprendo il fuoco su un veicolo. Hamas ha descritto l'attacco come una "risposta naturale alla guerra genocida" nella Striscia e ai "crimini sionisti" in Cisgiordania.

A Gaza, intanto, dopo le prime somministrazione di sabato, le autorità sanitarie palestinesi e le agenzie delle Nazioni Unite hanno ufficialmente dato iniziato domenica alla campagna di vaccinazione su larga scala contro la poliomielite, nella speranza di prevenire un'epidemia nel territorio devastato dalla guerra in corso tra Israele e Hamas.

Le autorità hanno in programma di vaccinare i bambini nel centro di Gaza fino a mercoledì, prima di passare alle zone settentrionali e meridionali della Striscia, più devastate. La campagna mira a raggiungere circa 640mila bambini.

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Gli ospedali di Deir al-Balah e Nuseirat hanno confermato che la campagna è iniziata domenica presto. Israele ha dichiarato sabato che il programma di vaccinazione continuerà fino al 9 settembre e durerà otto ore al giorno.

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