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Blinken in Israele: "Netanyahu ha accettato cessate il fuoco" proposto dagli Usa, ora tocca a Hamas

Il segretario di Stato Usa è andato in Israele per la sua nona visita dall'inizio delle ostilità con Hamas lo scorso 7 ottobre
Il segretario di Stato Usa è andato in Israele per la sua nona visita dall'inizio delle ostilità con Hamas lo scorso 7 ottobre Diritti d'autore Susan Walsh/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Susan Walsh/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Gabriele Barbati
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Il segretario di Stato Usa ha incontrato le autorità israeliane tra Gerusalemme e Tel Aviv. Blinken ha invitato tutti nella regione a cogliere questa "ultima chance" per il cessate il fuoco. Nuovi negoziati in settimana in Egitto

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Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha dichiarato che Israele ha accettato una proposta provvisoria per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza e ha invitato Hamas a fare lo stesso.

Blinken ha parlato da Tel Aviv, dove è andato in visita per la nona volta in meno di un anno, dopo un incontro di due ore e mezza con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, definito "costruttivo".

"Il premier ha mostrato elasticità e raggiungerà un accordo a causa del pericolo per la sicurezza del Paese" ha detto Blinken, aggiugendo dopo avere incontrato i parenti degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas: "C'è un senso di urgenza qui e in tutta la regione di raggiungere il traguardo e di arrivarci il prima possibile".

La mediazione per una tregua tra Israele e Hamas riprende in Egitto

La visita di Blinken avviene sulla scia dei negoziati a Doha nei giorni scorsi per trovare un accordo tra le parti e terminare, anche temporaneamente, un conflitto che va avanti da dieci mesi e che ha ucciso oltre 40mila persone.

Dopo gli incontri in Qatar - alla presenza dei mediatori locali, di quelli egiziani e di quelli statunitensi - Hamas aveva rigettato un'intesa accusando Israele di imporre condizioni impossibili da accettare, al fine di non concludere nulla senza doversi assumere al contempo la responsabilità di un fallimento.

Nella mattinata di lunedì Blinken aveva dichiarato come gli attuali colloqui "potrebbero essere l'ultima possibilità" per una tregua a Gaza, incontrando il presidente israeliano Isaac Herzog.

"Questo è un momento decisivo, probabilmente la migliore, forse l'ultima opportunità per riportare a casa gli ostaggi, per ottenere un cessate il fuoco e per mettere tutti sulla strada migliore per una pace e una sicurezza durature".

Israele, Netanyahu dopo incontro con Blinken: "Sforzi per liberare gli ostaggi"

Dopo l'incontro con il segretario di Stato americano Antony Blinken, Netanyahu ha diffuso una dichiarazione video in cui afferma che i due hanno avuto "un incontro molto positivo e importante" e di apprezzare “la comprensione dimostrata dagli Stati Uniti nei confronti dei nostri vitali interessi di sicurezza, nel contesto dei nostri sforzi congiunti per ottenere il rilascio dei nostri ostaggi”.

“Voglio sottolineare”, ha aggiunto il premier, “gli sforzi per liberare il maggior numero possibile di ostaggi vivi nella prima fase dell’accordo” proposto dagli Stati Uniti.

I mediatori si incontreranno nuovamente questa settimana al Cairo per continuare a dialogare. Blinken va in Egitto già martedì per colloqui nella città di El-Alamein, dopo aver concluso la sua tappa in Israele incontrando anche il ministro della Difesa, Yoav Gallant.

Nuovi morti a Gaza, scambi di fuoco al confine tra Libano e Israele

L'esercito israeliano (Idf) ha ucciso almeno 25 palestinesi lunedì in vari attacchi sulla Striscia, in particolare a Khan Younis e Gaza city. I militari stanno anche conducendo vaste operazioni di terra nella zona di Khan Younis.

Quanto al fronte nord, lunedì il ministero della Sanità libanese ha dichiarato che un attacco israeliano ha ucciso due persone nel sud del Libano, a Hula, secondo l'agenzia di stampa ufficiale libanese National news agency.

Hezbollah ha rivendicato gli attacchi alle truppe e alle postazioni militari nel nord di Israele di lunedì mattina, un “attacco aereo simultaneo” con “droni carichi di esplosivo” contro una caserma vicino al confine e una base vicino alla città costiera di Acri che hanno ucciso almeno un soldato.

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