Elezioni in Russia, l'Occidente condanna compatto la vittoria di Putin: "Elezioni né libere né eque"

L'alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari esteri Josep Borrell al suo arrivo al Consiglio europeo dei ministri degli Esteri, Bruxelles, 18 marzo 2024
L'alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari esteri Josep Borrell al suo arrivo al Consiglio europeo dei ministri degli Esteri, Bruxelles, 18 marzo 2024 Diritti d'autore Virginia Mayo/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Virginia Mayo/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Michela Morsa
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

I 27 leader europei hanno espresso il loro rammarico per il rifiuto di far partecipare gli osservatori internazionali dell'Osce alle elezioni e hanno sottolineato che le votazioni nei territori occupati ucraini sono da considerarsi "nulle e non valide". Congratulazioni da Cina e Corea del Nord

PUBBLICITÀ

Lunedì i leader occidentali si sono allineati nel condannare la schiacciante vittoria elettorale del presidente russo Vladimir Putin come ingiusta e antidemocratica. 

In una dichiarazione congiunta i 27 leader dell'Unione europea hanno affermato che le elezioni russe si sono svolte in un ambiente "altamente represso" ed "esacerbato dalla guerra illegale di aggressione della Russia contro l'Ucraina". 

Il bloccco ha espresso il proprio rammarico per la decisione delle autorità russe di non invitare osservatori internazionali, imparziali e indipendenti, alle elezioni, in maniera "contraria agli impegni della Russia". 

L'Unione ha inoltre affermato che le cosiddette "elezioni" tenutesi anche nei territori temporaneamente (e illegalmente) occupati dell'Ucraina sono da considerarsi "nulle e non valide". 

Proprio questo lunedì i ministri degli Esteri dei 27 si riuniscono a Bruxelles per accordarsi su nuove sanzioni contro la Russia, che dovrebbero prenderedi mira “individui ed entità” del regime di Putin coinvolte nel trattamento disumano e nella morte dell'oppositore politico Alexei Navalny

Al suo arrivo al Consiglio europeo, l'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari esteri Josep Borrell ha ribadito la sua ferma condanna dello svolgimento elettorale, tutt'altro che "libero ed equo". "Queste elezioni si sono basate sulla repressione e sull'intimidazione - ha dichiarato Borrell - e tenerle anche nei territori occupati dell'Ucraina ha rappresentato una violazione della sovranità ucraina". 

Le reazioni compatte dei leader europei

Parole dure sono arrivate anche dai singoli leader occidentali. Il ministro degli Esteri David Cameron ha affermato che l'esito elettorale ha evidenziato la "profondità della repressione" in Russia. 

"Queste elezioni russe sottolineano chiaramente la profondità della repressione sotto il regime del presidente Putin, che cerca di mettere a tacere qualsiasi opposizione alla sua guerra illegale. Putin rimuove i suoi avversari politici, controlla i media e poi si incorona vincitore. Questa non è democrazia", ​​ha detto Cameron in una nota, dopo aver commentato la chiusura dei seggi anche su X. 

Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha detto che non si congratulerà con Vladimir Putin. Lo stesso è stato detto da un portavoce del governo tedesco riguardo al cancelliere Olaf Scholz, che ha parlato di un "risultato predeterminato". 

La ministra degli esteri tedesca, Annalena Baerbock ha definito le votazioni russe "pseudo-elezioni né libere né giuste": "Il risultato non sorprenderà nessuno.Il governo di Putin è autoritario, si basa sulla censura, sulla repressione e sulla violenza. Le 'elezioni' nei territori occupati dell'Ucraina sono nulle e inefficaci e rappresentano un'altra violazione del diritto internazionale", ha dichiarato Baerbock. 

Anche la Francia ha definito la decisione di allargare le elezioni ai territori temporaneamente occupati dell'Ucraina, che Mosca sostiene di aver annesso durante la guerra, "una nuova violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite". 

"La Francia non riconosce, e non riconoscerà mai, lo svolgimento e i risultati di queste cosiddette elezioni e riafferma il suo impegno per la sovranità, l'indipendenza, l'unità e l'integrità territoriale dell'Ucraina", ha dichiarato il ministro degli Esteri francese Stéphane Séjourné

"Il processo elettorale in Russia si è svolto nel mezzo di una crescente repressione contro la società civile e tutte le forme di opposizione al regime, con restrizioni ancora più severe alla libertà di espressione e il divieto dei media indipendenti. Non sono state soddisfatte le condizioni per un'elezione libera, pluralistica e democratica", ha aggiunto Séjourné. 

Anche i leader dei Paesi baltici si sono espressi contro i risultati delle elezioni presidenziali russe. Il ministro degli Esteri lettone, Krišjānis Kariņš, ha detto che "ciò dimostra che la Russia manterrà la stessa rotta che ha seguito in oltre venti anni", con Putin che mantiene molto chiaramente il potere.  

Il ministro degli Esteri lituanoGabrielius Landsbergis ha detto che la procedura "non può essere definita un'elezione", mentre il suo omologo polacco, Radosław Sikorski, ha dichiarato che a causa nelle "condizioni di estrema repressione contro la società, era impossibile fare una scelta libera e democratica". 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è unito al coro affermando che le elezioni russe non hanno alcuna legittimità.

"In questi giorni il dittatore russo ha simulato un'altra elezione. È chiaro a tutti nel mondo che questa figura, come già spesso accaduto nel corso della storia, è semplicemente assetata di potere e fa di tutto per governare per sempre". 

"Non c'è legittimità in questa imitazione delle elezioni e non può esserci. Questa persona dovrebbe essere processata all'Aia. Questo è ciò che dobbiamo garantire", ha dichiarato il leader ucraino. 

PUBBLICITÀ

Domenica un portavoce della Casa Bianca ha affermato che le elezioni russe "ovviamente non sono state né libere né giuste, dato che Putin ha imprigionato gli oppositori politici e ha impedito ad altri di candidarsi contro di lui". Il presidente Usa Joe Biden non ha ancora commentato.

Le parole del segretario generale della Nato da Tbilisi

Anche il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha affermato che le elezioni presidenziali in Russia "non sono state né libere né giuste" durante il suo viaggio nel Caucaso meridionale

Da Tbilisi, in Georgia, dove ha incontrato il primo ministro, Stoltenberg ha condannato l'organizzazione delle "elezioni" nelle parti occupate della Georgia e dell'Ucraina, considerata "completamente illegale". 

Le congratulazioni di Cina e Corea del Nord

In netto contrasto con i leader occidentali, Cina e Corea del Nord si sono congratulate con Vladimir Putin per il suo quinto mandato, che lo terrà a capo del Cremlino per altri sei anni.

Il presidente cinese Xi Jinping si è congratulato con Putin e ha affermato che Pechino manterrà una stretta comunicazione con Mosca per promuovere la partnership “senza limiti” concordata nel 2022, poco prima che la Russia invadesse l’Ucraina.

PUBBLICITÀ

"Credo che sotto la tua guida, la Russia sarà sicuramente in grado di raggiungere maggiori risultati nello sviluppo e nella costruzione nazionale", ha detto Xi a Putin nel suo messaggio.

Anche il leader nordcoreano Kim Jong Un ha inviato una lettera di congratulazioni a Putin, ha riferito l'agenzia di stampa statale Kcna.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Elezioni in Russia: Putin stravince, ringrazia i soldati in Ucraina e parla di Navalny

Elezioni in Russia, la vittoria a Putin con più dell'87% dei voti, affluenza oltre il 72%

Russia, i sostenitori di Putin: "Con lui siamo tornati a essere grandi"