Sicurezza: Ucraina e Gaza dividono la conferenza di Monaco, il ricordo di Navalny

Il ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar, il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, e la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, a Monaco
Il ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar, il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, e la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, a Monaco Diritti d'autore Matthias Schrader/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
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Di Gabriele Barbati
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Diplomatici, esperti e politici alla conferenza di Monaco di Baviera divisi sul da farsi per risolvere le crisi in Ucraina e Medio Oriente. La tre giorni di incontri su sicurezza globale e politica estera unita nel ricordo di Alexei Navalny, presente la moglie Yulia

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La conferenza sulla Sicurezza di Monaco di Baviera, appuntamento annuale dei leader mondiali su difesa e politica estera, si è chiusa con reciproche rassicurazioni sull'impegno per la Nato e per l'Ucraina da parte di Europa e Stati Uniti e con opinioni diverse sulla guerra a Gaza.

L'Ucraina e Navalny al centro della conferenza di Monaco

Gli appelli alla difesa dell'Ucraina hanno dominato le dichiarazioni e i discorsi in Germania, soprattutto dopo le critiche di due settimane fa di Donald Trumpai contributi europei alla Nato e le difficoltà mostrate dagli Stati Uniti nell'approvare nuovi aiuti.

Nel suo intervento di sabato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha legato una sconfitta militare della Russia di Putin alla fornitura di altri armamenti e a lunga gittata all'Ucraina

Zelensky ha firmato con il cancelliere tedesco Olaf Scholz un patto di assistenza finanziaria e militare di dieci anni della Germania all'Ucraina, proprio nelle ore in cui la Russia annunciava dopo un lungo assedio la conquista della città orientale di Avdiivka.

Rispetto all'edizione del 2023, quando si respirava ottimismo, la conferenza ha registrato una delusione generale tra i partecipanti sugli impregni presi per fermare la Russia.

Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, e il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, hanno concordato maggiori comunicazioni tra le due superpotenze per risolvere la crisi globale avviata dall'invasione russa dell'Ucraina quasi due anni fa.

Venerdì, nel giorno di apertura, è arrivata alla conferenza e alla moglie che vi partecipava la notizia della morte in prigionia del dissidente russo, Alexei Navalny. Putin e i suoi alleati sono responsabili "di ciò che hanno fatto alla Russia, alla mia famiglia e a mio marito" ha commentato Yulia Navalnaya.

Navalnaya questo lunedì è a Bruxelles alla riunione dei ministri degli esteri dell'Unione Europea che cercano di superare la contrarietà dell'Ungheria a nuove sanzioni che l'Ue vorrebbe approvare contro la Federazione Russia entro sabato prossimo, quando cade il secondo anniversario della guerra.

Monaco, Stato di Palestina parte della soluzione a Gaza

In questi giorni, tramite il premier Benjamin Netanyahu, Israele ha rifiutato fermamente il riconoscimento di uno Stato Palestinese. 

Alla conferenza di Monaco, tuttavia, si sono levate diverse voci europee sulla soluzione dei Due Stati. Il Qatar ha sottolineato che è lontano un accordo nei negoziati per una tregua con Hamas.

Intervenendo alla conferenza domenica, Mohammad Shtayyeh, primo ministro dell'Autorità palestinese, ha sottolineato che è necessario fare entrare aiuti a Gaza attraverso Israele e l'Egitto e di non esiliare la popolazione dalla Striscia.

A Monaco di Baviera, diplomatici ed esperti hanno discusso anche della stabilità politica del Sahel, travagliato da colpi di Stato ultimo quello del Niger, e dell'emergenza climatica globale.

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