Islanda, vulcano erutta nella penisola di Reykjanes dopo settimane di attività sismica

Persone osservano da RReykjavik l'eruzione di un vulcano nella penisola di Reykjanes, nel sud-ovest dell'Islanda, lunedì 18 dicembre 2023
Persone osservano da RReykjavik l'eruzione di un vulcano nella penisola di Reykjanes, nel sud-ovest dell'Islanda, lunedì 18 dicembre 2023 Diritti d'autore Brynjar Gunnarsson/(c)2021 Brynjar Gunnarsson
Diritti d'autore Brynjar Gunnarsson/(c)2021 Brynjar Gunnarsson
Di Greta Ruffino
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A novembre erano state sfollate più di 4mila persone dalla cittadina di Grindavík

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Un vulcano vicino alla penisola di Reykjanes, in Islanda, ha iniziato a eruttare dopo settimane di intensa attività  sismica. Lo riporta Sky News, precisando che nei giorni scorsi erano state evacuate quasi quattromila persone dalla cittadina di pescatori di Grindavik, nel sud-ovest del Paese.

Il Servizio meteorologico nazionale (Imo) ha dichiarato che l'eruzione è cominciata a circa quattro chilomentri a nord-est di Grindavik e che l'attività sismica si stava spostando verso la città.

La lunghezza della crepa nel vulcano è di circa 3,5 chilometri e la lava scorre a una velocità di circa 100-200 metri cubi al secondo. Si tratta di una quantità molto superiore rispetto alle precedenti eruzioni avvenute negli ultimi anni nella penisola di Reykjanes.

Salvare vite umane e limitare i danni economici

La prima ministra islandese Katrin Jakobsdottir ha dichiarato che le barriere costruite di recente serviranno a limitare i danni. E ha aggiunto che i suoi pensieri sono rivolti alla comunità locale, nella speranza che tutto si risolva e vada per il meglio nonostante "l'evento significativo".

Il presidente Gudni Johannesson ha dichiarato che la salvaguardia delle vite umane è la priorità principale, e che sarà fatto il possibile per proteggere anche le strutture.

Nell'aprile 2010, l'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull ha causato la più grande chiusura dello spazio aereo europeo dalla Seconda guerra mondiale, a causa di un'estesa nube di cenere. Le perdite furono stimate tra 1,5 e 2,5 miliardi di euro.

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