Media israeliani: "Presto liberi altri 50 ostaggi". Hamas: "700 palestinesi uccisi in 24 ore"

Ostaggi rilasciati da Hamas. Media israeliani: "Presto liberi altri 50"
Ostaggi rilasciati da Hamas. Media israeliani: "Presto liberi altri 50" Diritti d'autore Ariel Schalit/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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Di Michela MorsaEuronews
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Fonti governative: "Non basta per fermare l'offensiva di terra". Nella notte intensi bombardamenti sulla Striscia e attacchi aerei in Libano

Media israeliani: "Imminente la liberazione di altri 50 ostaggi"

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Sono state riabbracciate dai familiari e salutate come eroine le due donne liberate nelle ultime ore da Hamas. Due ostaggi sui più di 200 che si suppone siano ancora nelle mani del gruppo militare palestinese, a cui potrebbero presto seguirne altri. Una cinquantina, secondo media israeliani, quelli che potrebbero ritrovare la libertà già nelle prossime ore, grazie a un accordo mediato dal Qatar.

"Non basta liberare gli ostaggi per fermare l'offensiva di terra"

Sviluppi che non dissuaderanno però Israele dall'intenzione di procedere con un'offensiva di terra, ha detto il ministro dell'Energia Israel Katz alla stampa tedesca, sebbene, grazie alle pressioni internazionali e soprattutto statunitensi, il suo inizio è rimandato di giorno in giorno. Il timore, infatti, è che l'invasione su larga scala provochi l'intervento degli alleati di Hamas, in particolare il gruppo paramilitare libanese Hezbollah e l'Iran, allargando il conflitto a tutta la regione. 

Intanto già dal fine settimana Israele ha intensificato i bombardamenti sulla Striscia di Gaza. Martedì mattina l'Idf ha dichiarato di aver colpito in 24 ore oltre 400 obiettivi legati ad Hamas, 720 se si considera anche il giorno precedente. 

Ci sono notizie di molti bombardamenti anche nelle zone a sud, dove Israele ha ordinato alla popolazione della Striscia di spostarsi per non rischiare di restare coinvolta nei bombardamenti al nord, dove si pensa siano più dense le basi militari dei miliziani palestinesi. In tarda mattinata la Mezzaluna rossa palestinese, l'equivalente locale della Croce Rossa, ha segnalato un forte bombardamento nella zona dell'ospedale Al Amal, nella città meridionale di Khan Yunis.

Durante la giornata aerei israeliani hanno poi sganciato volantini sulla Striscia, lanciando un appello ai palestinesi affinché rivelino informazioni sugli ostaggi di Hamas in cambio di una ricompensa e della protezione della loro abitazione. "Se volete un futuro migliore per voi e per i vostri figli, agite e dateci al più presto informazioni solide e utili sui rapiti nella vostra zona", si legge nel volantino. E ancora: "L'esercito israeliano vi assicura che farà il massimo sforzo per garantire la sicurezza a voi e alla vostra casa, oltre a una ricompensa in denaro. Garantiamo la massima riservatezza". 

Il ministero della Salute della Striscia, controllato da Hamas, ha detto che tra lunedì e martedì sono stati uccisi più di 700 palestinesi, 140 solo nei bombardamenti notturni. Le persone uccise salirebbero quindi a 5.791, mentre i feriti sarebbero almeno 15mila. Nella Cisgiordania occupata, 96 palestinesi sono stati uccisi e 1.650 feriti nelle violenze e nei raid israeliani dal 7 ottobre.

L'Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha fatto sapere che tra le vittime degli ultimi giorni ci sono altri 6 dei suoi operatori. Dal 7 ottobre, sono stati uccisi in tutto 35 membri dello staff dell'Unrwa.

Hamas ha risposto ai bombardamenti israeliani con il lancio di razzi verso Israele. Le sirene suonano a Tel Aviv e in diverse altre aere, tra cui i due aeroporto nei pressi della capitale. L'Irom Dome, dicono le autorità israeliane, ha intercettato la raffica di razzi più grande dall'inizio dell'ultimo conflitto. Sono stati segnalati diversi feriti nell'insediamento israeliano in Cisgiordania di Alfei Menashe. 

Allarme Onu: "Circa 20mila le persone ormai senza tetto in Libano"

Proseguono gli attacchi anche al confine israeliano con il Libano. In risposta a un lancio di razzi, Tel Aviv ha detto di aver colpito diverse infrastrutture di Hezbollah, tra cui un accampamento militare. 

Il ritmo delle evacuazioni su entrambi i lati del confine è aumentato, e le Nazioni unite hanno dichiarato che sono quasi 20mila le persone fuggite dai villaggi del Libano meridionale. Un numero che con l'escalation degli ultimi giorni, mette in guardia l'organizzazione internazionale per le migrazioni (Iom) è però inevitabilmente destinato a crescere. 

Secondo un bilancio dell'Afp, sono 41 le vittime libanesi dei combattimenti trasnfrontalieri con Israele: sono per lo più combattenti, ma si contano almeno quattro civili, tra cui un giornalista della Reuters. Gli israeliani uccisi sono quattri, tre soldati e un civile. 

La crisi umanitaria a Gaza

La condizione dei quasi 2,3 milioni di abitanti della Striscia di Gaza rimane tragica, anche perché gli aiuti umanitari introdotti con i 54 camioni autorizzati a entrare negli ultimi tre giorni sono altamente insufficienti a soddisfare anche solo i bisogni primari della popolazione, al 18esimo giorno di "assedio totale" da parte di Israele. 

Il ministero della Salute della Striscia ha dichiarato che il sistema sanitario "è totalmente collassato". Il portavoce ministeriale, in una conferenza stampa a Gaza City, ha riportato che dal 7 ottobre sono stati uccisi 65 medici e sono state distrutte 25 ambulanze. Inoltre, 12 ospedali e 32 cliniche della Striscia non sono più in grado di fornire assistenza alla popolazione a causa dei danni dovuti ai bombardamenti e della mancanza di carburante. 

Ha poi aggiunto che le persone ancora intrappolate sotto le macerie sarebbero circa 1.550, di cui 870 bambini. 

Anche l'Organizzazione mondiale della sanità ha denunciato che quasi due terzi delle strutture sanitarie di Gaza hanno ormai smesso di funzionare. In totale, 46 strutture sanitarie su 72 - tra cui 12 ospedali su 35. 

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