Israele annuncia una nuova fase dell'offensiva militare a Gaza. Il Ministro della difesa: "Moltiplicare gli attacchi per annientare Hamas". Si intensificano gli scontri al confine con il Libano. Altolà dell'Iran: "Situazione che rischia di sfuggire di mano"
Ondata di arresti nella Cisgiordania occupata. L'annuncio proviene dall'esercito israeliano, che ha fatto sapere di aver arrestato 37 membri di Hamas soltanto nelle ultime ore. Catturato, secondo le stesse fonti, un totale di 800 palestinesi ricercati tra cui oltre 500, ritenuti affiliati al gruppo, considerato terrorista da buona parte dell'Occidente.
"Intensificare gli attacchi su Gaza, per "annientare Hamas"
L'annuncio arriva a qualche ora appena dalla promessa di "intensificare gli attacchi su Gaza, per "annientare" Hamas. Una nuova fase delle operazioni militari che il premier Netanyahu ha motivato con una "questione di vita o di morte". Il Ministro della difesa aveva parlato di "ultima guerra" contro Hamas.
Il Ministro della difesa israeliano: "Alla fine di questa guerra Hamas non esisterà più"
"Ci vorranno forse uno, due o tre mesi, ma alla fine di questa guerra Hamas non esisterà più - ha detto il Ministro della difesa israeliano, Yoav Gallant -. Prima di scontrarsi con la nostra fanteria o i nostri mezzi pesanti sperimenteranno gli attacchi della nostra aviazione".
Hamas: "Domenica nera. Decine di vittime civili, tra cui donne e bambini"
Il Ministero della salute di Hamas parla di "domenica nera" e lamenta un'ottantina di vittime civili, tra cui molte donne e bambini, in una serie di attacchi a Deir al-Balah. E mentre altri raid hanno colpito anche Khan Younis e Rafah, l'aviazione israeliana ha colpito due obiettivi in Libano. Una quindicina le città al confine di cui il governo Netanyahu ha fatto sapere che provvederà all'evacuazione. Manovre che, insieme agli scontri a terra che si sono moltiplicati lungo il confine, alimentano il timore che il crescente****coinvolgimento di Hezbollah possa mettere benzina sul fuoco e portare a un'estensione regionale del conflitto.
Altolà dell'Iran: "Situazione che rischia di sfuggire di mano"
All'Iran, che ha messo in guardia da una situazione che "rischia di sfuggire di mano", hanno fatto eco le preoccupazioni cinesi. Citato da media israeliani, l'inviato speciale di Pechino in Medio Oriente ha definito la situazione a Gaza come "preoccupante" ed evocato il rischio di un "conflitto regionale su larga scala".
Washington e l'Occidente: "Israele si difenda ma tuteli i civili"
Su un doppio binario la replica di Washington: da una parte l'annuncio che non esiterà a intervenire per proteggere i propri interessi, dall'altra l'intensificazione dei contatti diplomatici. "Israele ha il diritto di difendersi dal terrorismo, ma rispetti il diritto internazionale e tuteli la popolazione civile", l'appello emerso da una serie di colloqui telefonici tra il Presidente Biden e i leader di Italia, Germania, Francia ed altri paesi.
Secondo il New York Times, la Casa Bianca starebbe intanto premendo perché Israele congeli l'offensiva via terra, per facilitare liberazione degli ostaggi e accesso degli aiuti umanitari.