Sale a oltre 5.000 il numero delle vittime dei bombardamenti israeliani su Gaza, 15.000 i feriti. La radio militare di Tel Aviv annuncia che l'operazione di terra, per ora, è rinviata: in attesa di ulteriori aiuti americani e di buone notizie diplomatiche
La radio militare israeliana ha comunicato che l'annunciata operazione di terra all'interno della Striscia di Gaza sarebbe per ora rinviata, come consigliato dal presidente americano Joe Biden: in attesa di ulteriore aiuti militari Usa.
E, forse, in attesa anche di sviluppi diplomatici.
Un funzionario americano, che ha parlato a condizione di mantenere l'anonimato, ha spiegato che il rinvio dell'offensiva di terra permetterà agli Stati Uniti di lavorare diplomaticamente più a lungo per il rilascio di altri ostaggi, oltre alle due cittadine statunitensi liberate nei giorni scorsi.
E, in effetti, nella serata di lunedì 23 ottobre, è giunta - inaspettata - la bella notizia della liberazione da parte di due cittadini israeliani, che erano tenuti in ostaggio da Hamas.
La notizia del rilascio è stata confermata dalla Croce Rossa Internazionale.
Attacchi intensificati: cresce il numero delle vittime
Ancora attacchi israeliani, ancora feriti e vittime, tra cui una donna olandese di 33 anni - Islam al-Asqar - morta in un'esplosione a Gaza, e un giornalista palestinese di 31 anni, Roshdi Sarraj, che lavorava come "fixer" per "Ouest France" e "Radio-France".
Ha perso la vita domenica 22 ottobre, in seguito ad un bombardamento israeliano nei pressi della sua abitazione, a Tal al-Hawa, un quartiere di Gaza City.
Un flusso incessante di ambulanze negli ospedali di Gaza, in particolare verso l'Al-Shifa Hospital, dimostra l'intensità dei bombardamenti dell'esercito israeliano nella sua guerra contro Hamas.
Israele colpisce incessantemente obiettivi legati ad Hamas anche nelle aree in cui ha chiesto alla popolazione civile palestinese di cercare rifugio.
Questi attacchi sono la risposta israeliana al peggiore attentato terroristico della storia di Israele: l'attacco di Hamas del 7 ottobre scorso, che ha causato circa 1.400 vittime israeliane.
Oltre agli ostaggi in mano ad Hamas: il numero ufficiale è stato ora aggiornato a 220 (già esclusi i due cittadini israeliani rilasciati in data odierna).
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Sulla possibile liberazione di 50 ostaggi, citata dal "New York Times", il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha dichiarato: "Questa è una voce di stampa, non abbiamo ancora nessuna notizia precisa in merito".
Il bilancio della vittime è salito a oltre 5.000 da parte palestinese, di cui più di 2.000 bambini, secondo le autorità sanitarie di Hamas.
Il numero dei feriti supera i 15.000.
In territorio israeliano
A Sderot, in territorio israeliano, continuano a piovere i razzi lanciati da Hamas dalla Striscia di Gaza, nonostante 17 giorni di assedio quasi totale per la popolazione palestinese.
Avvertimenti e minacce
E dopo gli avvertimenti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Hezbollah e Libano ("Non entrare in guerra!)", tramite il comandante della Guardia rivoluzionaria iraniana Alì Fadavi è arrivata la minaccia dell'Iran a Israele: "Attaccheremo la città israeliana di Haifa ".
La Tsahal (le Forze Armate israeliane) ha richiamato 360.000 riservisti da tutto il mondo e ne ha schierati buona parte lungo il confine con Gaza.