Il presidente americano Joe Biden è stato ricevuto a Tel Aviv da rappresentanti del governo israeliano. Netanyahu ha detto sì al passaggio degli aiuti umanitari dall'Egitto
L'ufficio del primo ministro israeliano Netanyahu ha dichiarato che consentirà l'arrivo di aiuti umanitari dall'Egitto verso Gaza.
I convogli, da giorni bloccati in Egitto, sono in attesa al valico di frontiera di Rafah.
La missione di Biden
Una missione che cade in uno dei momenti più incandescenti per il Medio Oriente. Il presidente americano Joe Biden è stato ricevuto a Tel Aviv da rappresentanti del governo israeliano. Una visita che arriva dopo lo scambio di accuse tra Hamas ed l’esercito israeliano sul massacro all’ospedale distrutto a Gaza. Di sicuro i morti si contano a centinaia (almeno 200 e 300 feriti) mentre le proteste dilagano.
Questo drammatico episodio ha fatto naufragare i piani del leader della Casa Bianca di allentare la tensione nella regione.
Biden, appoggiando la versione israeliana, ha ricordato che Israele non può restare a guardare e non fare nulla. Abu Mazen nel frattempo ha cancellato l’incontro con Biden. Stessa scelta da parte del governo giordano. E salta dunque il vertice a quattro ad Amman.
La visita del presidente americano in Israele coincide con la visita del Cancelliere tedesco in Egitto. Al Cairo Olaf Scholz ha difeso il diritto di Israele a difendersi, sottolineando che Hamas non è il popolo palestinese.
"Per noi è chiaro una cosa che i palestinesi non sono Hamas, e Hamas non ha il diritto di parlare a nome del Palestinesi. Hamas sta prendendo in ostaggio persone innocenti e le usa impropriamente come scudi umani. Il nostro obiettivo è proteggere i civili e fare qualcosa per la sofferenza umana”, ha sottolineato Scholz.
Intanto mentre gli ospedali palestinesi nella Striscia di Gaza stanno esaurendo il carburante per i generatori, l’Egitto ha fatto sapere di non essere disposto all’accoglienza di un’ondata di profughi palestinesi. Secondo il presidente Al Sisi, questo trasformerebbe il Sinai in un bersaglio per le operazioni militari israeliane.