I miliziani di Hezbollah hanno lanciato razzi verso il territorio israeliano. Si teme una possibile estensione del conflitto
Il rischio che la guerra si possa estendere al di là dei confini della Striscia di Gaza e della Cisgiordania è apparso evidente a partire da mercoledì, quando il gruppo libanese Hezbollah, sostenuto dall’Iran, ha lanciato missili anticarro contro una postazione militare israeliana, affermando di aver ucciso e ferito alcuni soldati della nazione ebraica.
L'esercito di Tel Aviv ha confermato l'attacco ma non ha rilasciato informazioni in merito alle possibili vittime. I soldati israeliani hanno risposto bombardando la regione meridionale del Libano a partire dalla quale è stato lanciato l'attacco.
La situazione appare imprevedibile anche su altri fronti
Il dispiegamento di un ingente quantitativo di truppe lungo i confini, inoltre, sembra far ipotizzare una possibile invasione di terra da parte di Israele nelle Striscia di Gaza. Il rischio per Tel Aviv è che però tutto ciò possa scatenare una pericolosa e imprevedibile escalation, con un conflitto he potrebbe aprirsi su più fronti, a cominciare da quelli legati a gruppi armati presenti in Libano e in Siria.
Mercoledì sera, le sirene che avvisano di possibili attacchi con razzi hanno risuonato nella porzione settentrionale del territorio di Israele e l'esercito ha parlato anche di una sospetta "infiltrazione" aerea dal Libano. Successivamente, però, ha smentito, parlando di un "errore".