Israele ha il diritto di difendersi, ma deve farlo nel rispetto del diritto internazionale, ha spiegato l'Alto rappresentante dell'Ue per gli Affari Esteri Josep Borrell. Gli Stati dell'Ue concordano nel mantenere gli aiuti ai palestinesi
L'assedio di Gaza con il blocco alle forniture d'acqua per la striscia non è in linea con il diritto internazionale, ha dichiarato Borrell, al termine di un Consiglio straordinario organizzato in Oman, a cui erano stati invitati pure i ministri degli Esteri di Israele e dell'Autorità Nazionale Palestinese: Nessuno dei due, però, si è presentato
I Paesi Ue vogliono mantenere gli aiuti ai palestinesi
Secondo fonti diplomatiche, la riunione dei ministri degli Esteri è stata caratterizzata da forti tensioni, dopo che il giorno precedente il commissario europeo Olivér Várhelyi aveva annunciato lo stop ai fondi dell'Unione destinati ai palestinesi.
Una decisione poi comunque smentita dalla Commissione stessa, che ha invece adottato una "revisione" dei progetti.
Dall'incontro dei ministri degli Affari esteri, comunque, è emersa la chiara volontà di mantenere gli aiuti previsti dall'Ue per i territori palestinesi: solo due o tre Paesi non erano d'accordo, ha spiegato Borrell.
La linea di Ursula von der Leyen
Chi sembra esprimere sostegno incondizionato a Israele è la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, secondo Alberto Alemanno, professore di diritto dell'Unione europea all'École des hautes études commerciales de Paris.
"È stata piuttosto complice nel sostenere una posizione estremamente rigida, dicendo che in sostanza il governo israeliano è stato attaccato e ha il diritto di difendersi. E questo diritto non incontra alcuna limitazione, nemmeno nell'ambito del diritto umanitario. Cosa che sembra in conflitto con i valori alla base dell'Unione Europea, valori che spesso predichiamo in tutto il mondo".