In un anno, un centro di accoglienza e orientamento aperto a Budapest ha accolto più di 12mila profughi in fuga dalla guerra in Ucraina
Era il mese di settembre del 2022 quando il Comune di Budapest, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) e l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) aprivano "Budapest Helps!". Un centro di accoglienza per profughi provenienti dall'Ucraina.
Dall'assistenza sanitaria al mercato del lavoro, fino all'istruzione
Da allora, la struttura ha fornito assistenza a quasi 12mila persone. Diventando un punto di riferimento per ottenere informazioni, per le attività di inclusionesociale e, più in generale, per fornire agli ucraini in fuga dalla guerra un luogo nel quale ritrovare la loro comunità.
Tra le varie attività, il centro offre servizi di orientamento e sostegno per l'accesso all'istruzione, all'assistenza sanitaria e al mercato del lavoro. Ma anche aiuto per chi necessita di sostegno finanziario, per chi cerca una casa o per chi necessita di supporto psicologico.
"Il centro rappresenta il successo di una visione"
"Questa struttura - spiega Muriel Tschopp, rappresentante ad interim dell’UNHCR per l’Europa centrale - esprime ilsuccesso di una visione e di un’iniziativa comune tra la società civile e le autorità locali, i partner nazionali e internazionali, la comunità dei rifugiati e i cittadini che li hanno accolti a braccia aperte. In quest’anno molto è cambiato. Per molti che visitano il centro, la realtà dei primi giorni di esilio si è trasformata nella lotta quotidiana per cercare di stabilire una parvenza di normalità in un Paese nel quale si sono rifugiati. Il sostegno della comunità diventa un’ancora di salvezza”.
“Nell'ultimo anno - ha aggiunto Dániel Bagaméri, capo dell’ufficio dell’OIM in Ungheria - il progetto 'Budapest aiuta!' non è stato solo un centro di informazioni vitale, ma anche un faro di speranza e unità per gli sfollati ucraini in Ungheria. Insieme ai nostri partner, ci siamo impegnati a creare un ambiente in cui i profughi possano trovare una sorta di normalità. Nel celebrare questo anniversario, ribadiamo il nostro impegno a stare al fianco di ogni individuo che cerca conforto, informazioni e inclusione. Il cammino da percorrere è lungo, ma insieme possiamo renderlo un po’ più semplice”.