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Gaza: 17 morti per attacchi aerei israeliani, proseguono a Doha i negoziati per il cessate il fuoco

Palestinesi trasportano il corpo di un parente ucciso nei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza all'ospedale Al-Aqsa di Deir Al-Balah, martedì 14 gennaio 2025.
Palestinesi trasportano il corpo di un parente ucciso nei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza all'ospedale Al-Aqsa di Deir Al-Balah, martedì 14 gennaio 2025. Diritti d'autore  Abdel Kareem Hana/Copyright 2025, The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Abdel Kareem Hana/Copyright 2025, The AP. All rights reserved
Di Malek Fouda Agenzie: AP
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Almeno 17 palestinesi soo rimasti uccisi a Gaza dagli attacchi aerei israeliani, mentre Israele e Hamas vanno avanti con i negoziati nella capitale del Qatar per l'accordo di cessate il fuoco

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Attacchi aerei israeliani hanno preso di mira abitazioni nella Striscia di Gaza uccidendo almeno 17 palestinesi nella tarda serata di martedì, secondo il ministero della Sanità di Gaza.

I corpi di undici persone sono stati portati all'ospedale dei Martiri di Al Aqsa dopo che un attacco ha distrutto una casa a Deir al-Balah. Un altro attacco ha ucciso sei persone e ne ha ferite sette nel campo profughi di Nuseirat.

A che punto sono i negoziati per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas

I nuovi attacchi sono arrivati mentre Israele e Hamas sembravano essere vicini a un accordo di cessate il fuoco, per porre fine alla guerra di 15 mesi e liberare decine di ostaggi israeliani detenuti a Gaza. Circa cento ostaggi sono ancora all'interno dell'enclave e si ritiene che almeno un terzo di loro sia morto.

Due funzionari coinvolti nei colloqui hanno dichiarato all'Associated Press che Hamas ha accettato una bozza di accordo per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio di decine di ostaggi. Un funzionario israeliano ha dichiarato che sono stati fatti dei progressi, ma i dettagli non sono ancora stati finalizzati.

Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha commentato i colloqui, che sono stati mediati dagli Stati Uniti insieme al Qatar e all'Egitto, dicendo che "speriamo di chiudere l'accordo su Gaza questa settimana".

Secondo le autorità sanitarie, la guerra di Israele contro Gaza ha ucciso più di 46mila palestinesi. Il ministero della Sanità di Gaza non distingue tra combattenti e civili, ma afferma che donne e bambini rappresentano più della metà delle vittime. Precedenti rapporti delle Nazioni Unite hanno indicato risultati simili.

Cosa prevede la possibile tregua a Gaza

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che ha mediato la tregua insieme al Qatar e all'Egitto, ha dichiarato che l'accordo si basa su quello da lui stesso illustrato nei dettagli a maggio, che prevede un cosiddetto "cessate il fuoco graduale" in tre parti.

Netanyahu ha fatto intendere di volersi impegnare solo nella prima fase, che prevede il rilascio parziale degli ostaggi in cambio di un'interruzione dei combattimenti di qualche settimana. Secondo i funzionari di Hamas, la possibilità di un cessate il fuoco duraturo verrebbe negoziata dopo l'inizio della prima fase.

Nella "prima fase" del cessate il fuoco Hamas rilascerebbe decine degli ostaggi più vulnerabili portati a Gaza dai militanti di Hamas il 7 ottobre. L'agenzia di stampa Reuters ha riferito che, attualmente, i negoziati erano in fase avanzata per il rilascio di 33 delle 98 donne, bambini e soldatesse. In questa fase, almeno ad alcuni palestinesi sarebbe stato permesso di tornare alle loro case.

Nella "seconda fase", Hamas rilascerebbe gli ostaggi rimanenti in cambio di circa mille prigionieri palestinesi, del ritiro delle forze israeliane e di un cessate il fuoco duraturo. I restanti punti critici saranno negoziati durante la prima fase.

Sebbene le fonti affermino che i colloqui sono progrediti, non è la prima volta che i funzionari di Stati Uniti, Egitto e Qatar, che hanno trascorso più di un anno a cercare di mediare un accordo, hanno detto di essere sul punto di raggiungere un accordo, ma che le discussioni si sono arenate.

Stallo sul ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza

Un accordo è stato bloccato da una serie di questioni controverse, tra cui i dettagli sul ritiro delle truppe israeliane e lo scambio di ostaggi con prigionieri palestinesi.

Hamas ha dichiarato che non rilascerà alcuni ostaggi israeliani detenuti a Gaza senza che Israele ritiri le sue truppe. Dall'altra parte, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha giurato di continuare a combattere fino alla "vittoria totale" sul gruppo militante.

I funzionari sperano che se i combattimenti si fermeranno, le due parti potranno trovare un accordo su questi punti critici.

Le nuove discussioni arrivano mentre il Segretario di Stato statunitense Antony Blinken ha dichiarato che un accordo questa settimana è "molto vicino", aggiungendo di sperare di completarlo prima dell'insediamento del presidente eletto Donald Trump alla fine di gennaio. Da parte sua, Trump ha dichiarato al canale statunitense Newsmax di aver capito che il cessate il fuoco si stava "concludendo" e che c'era stata una "stretta di mano" nei negoziati.

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