Terribile tegola per Alexei Navalny, l'oppositore del Cremlino si è visto comminare altri 19 anni dalla corte che lo sta esaminando in Russia. L'accusa è "estremismo"
Il leader dell'opposizione russa, Alexei Navalny, è stato condannato a 19 anni di carcere. Il verdetto è arrivato dalla colonia penale di Melechova, il carcere di massima sicurezza a 230 chilometri da Mosca dove Navalny stava scontando da giugno 2022 la sua pena a undici anni e mezzo di reclusione per i reati di "frode su vasta scala" e "appropriazione indebita". Per i suoi estimatori il processo è una farsa e la sentenza è politica.
La condanna pronunciata riguarda l'accusa di estremismo
La sua "Fondazione Anti-corruzione" e il suo partito "Russia del Futuro" sono stati dichiarati "estremisti. E lo stesso Navalny è stato inserito nella lista dei "terroristi ed estremisti" redatta dall’ente Rosfinmonitoring, il Servizio federale per il monitoraggio finanziario di Mosca.
L'opposizione si è anche resa protagonista delle proteste che criticavano l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Tutti i principali esponenti dell'opposizione russa sono stati messi in prigione o costretti all'esilio.
Nelle sue ultime dichiarazioni di luglio, l'oppositore aveva nuovamente denunciato l'offensiva russa in Ucraina, facendo riferimento alle "decine di migliaia di morti nella guerra più stupida e insensata del XXI secolo".
Navalny era sopravvissuto per miracolo a un avvelenamento ad agosto 2020 condotto secondo lui dai servizi di sicurezza russi su ordine di Putin. Dopo essere stato ricoverato in Germania, ha deciso di rientrare in Russia nel gennaio successivo, dove è stato rrestato dalla polizia russa per aver violato i termini della sentenza sospesa relativa al caso Yves Rocher. A qualche giorno di distanza è arrivata la prima condanna per reclusione, che si è poi sommata ai nove anni comminati a giugno 2022.
Le condizioni di detenzione di Alexei Navalny potrebbero peggiorare ulteriormente: l'accusa ha chiesto che Navalny venga inviato in una "colonia a regime speciale", le prigioni più famigerate della Russia, solitamente riservate ai criminali più pericolosi e ai condannati all'ergastolo.
Da quando è stato incarcerato, Navalny ha continuato a pubblicare regolarmente messaggi sui social network attraverso i suoi avvocati e collaboratori.