Delitto Carol Maltesi: i giudici, 'il killer si sentì usato'

Trent'anni perché cade l'aggravante dei futili motivi
Trent'anni perché cade l'aggravante dei futili motivi
Di ANSA
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(ANSA) – MILANO, 13 LUG – Non vi fu premeditazione e nemmeno
le aggravanti dei motivi futili o abietti e della crudeltà. E’
per questo che Davide Fontana, bancario di 44 anni, è stato
condannato a 30 anni e non all’ergastolo (come chiedeva il pm)
per aver ucciso a martellate e con una coltellata alla gola l’11
gennaio 2022 Carol Maltesi, 26 anni, a Rescaldina, nel Milanese,
facendone poi a pezzi il corpo che fu trovato mesi dopo nel
Bresciano, dentro alcuni sacchi dell’immondizia. Secondo i giudici, il movente non è la gelosia (la ragazza
aveva anche altri rapporti che l’uomo accettava e insieme
realizzavano video hard postati su OnlyFans) ma è da ricercarsi
nel fatto che l’uomo “si rese conto che ormai, dopo averlo in
qualche misura usato, Maltesi si stava allontanando da lui,
scaricandolo” e andando a vivere altrove. “Si è reso conto che la giovane e disinibita Carol Maltesi si
era in qualche misura servita di lui per meglio perseguire i
propri interessi personali e professionali e che lo avesse usato
e ciò ha scatenato l’azione omicida”, scrivono i giudici per
spiegare l’assenza di motivi futili o abietti. (ANSA).

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