La capitale della Lituania, confinante con la Bielorussia e con l'exclave russa di Kaliningrad, ha adottato tutte le misure necessarie per proteggere i leader dell'Alleanza
La Lituania è in stato di allerta.: i confini sono tenuti ancor più sotto controllo nei due giorni di vertice Nato nella capitale Vilnius, l'11 e il 12 luglio.
Nel corso di un summit che ha portato novità importanti, come l'imminente ingresso della Svezia nell'Alleanza e l'inaugurazione di un Consiglio Nato-Ucraina, cui ha partecipato anche il presidente ucraino Volodomyr Zelensky, le misure di sicurezza sono ancora più accorte.
Tensione per il vertice Nato
"Abbiamo aumentato la nostra sorveglianza al massimo livello" - ha affermato Rustam Liubaev, capo del servizio di Guardia di frontiera - abbiamo introdotto una serie di misure, a partire dal dispiegamento di materiale aggiuntivo, introducendo anche un sistema tecnologico più avanzato e consolidando la cooperazione con i nostri partner a livello nazionale e internazionale".
Nei giorni scorsi, si temeva infatti che la Russia potesse mettere in atto una provocazione, considerato anche l'accordo sull'ingresso dell'Ucraina nella Nato, una volta finito il conflitto, e quanto proprio l'allargamento dell'Alleanza sui suoi confini orientali sia stato addotto come pretesto da Putin per avviare l'invasione.
Per questo, sedici Stati membri dell'alleanza hanno inviato un totale di circa mille soldati: molti hanno fornito anche sistemi avanzati di difesa aerea che mancano agli Stati baltici.
Una vita al confine
La posizione di Vilnius è tanto strategica per la Nato quanto rischiosa ed esposta a un'eventuale diramazione degli obiettivi strategici del Cremlino.
Dopo qualche mese dall'inizio dell'invasione, Mosca e Vilnius si sono scontrate in seguito alle sanzioni imposte alle merci che transitano verso Kalilingrad.
Alcuni lituani si sono isolati dai loro vicini dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, altri, come Natasha, continuano questo percorso.
"Voglio rivedere mia nonna - dice - stiamo andando al confine e non sappiamo nemmeno cosa può essere cambiato, potrebbero anche non farci passare".