Ucraina: colpita la diga di Kakhovka, paura per la centrale di Zaporizhzhia

Un'immagine della diga di Kakhovka, risalente al 20 maggio
Un'immagine della diga di Kakhovka, risalente al 20 maggio Diritti d'autore OLGA MALTSEVA/AFP or licensors
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Di Euronews
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Un'esplosione nella notte ha minato l'infrastruttura in una centrale idroelettrica; a rischio 100 villaggi e il raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia

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Evacuazioni dopo l'attacco alla diga: "A rischio un'ottantina di comunità"

La diga di Nova Kakhovka, nelle zone sotto controllo russo della regione ucraina di Kherson, è stata fatta esplodere, la centrale idroelettrica attigua è quasi totalmente allagata. L'attacco ha indotto le autorità locali a sollecitare l'evacuazione dei residenti

Le comunità coinvolte potrebbero essere un'ottantina, ha stimato l'agenzia di stampa russa Tass, mentre i vertici militari ucraini precisano che "l'entità della distruzione, la velocità e il volume dell'acqua e l'estensione delle aree che potrebbero essere inondate sono in corso di chiarimento". Le autorità russe che controllano la zona hanno parlato di "diga parzialmente distrutta" e  dichiarato che l'acqua ha iniziato a fuoriuscire "in modo incontrollato e a scaricare a valle".

Le reazioni

 L'attacco alla diga ha provocato un'ondata di condanne internazionali, con la maggior parte dell'Occidente che ha dato la colpa a Mosca. Al margine di un incontro con gli alleati della Nato, il segretario generale dell'Alleanza Jens Stoltenberg ha parlato di un azione che "dimostra la brutalità russa". 

"La distruzione della diga di Kakhovka oggi mette a rischio migliaia di civili e causa gravi danni ambientali. È un atto oltraggioso che dimostra ancora una volta la brutalità della guerra della Russia in Ucraina", ha detto Stoltenberg

In un tweet il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha affermato che la distruzione della diga "si qualifica chiaramente come un crimine di guerra", aggiungendo che la Russia sarà chiamata a risponderne. In un secondo messaggio ha affermato che solleverà la questione al consiglio di giugno e proporrà maggiore assistenza alle aree alluvionate

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha descritto l'attacco come una "nuova dimensione" della guerra: "Prima di tutto, è importante prendere una posizione chiara su questo tema. Si tratta di qualcosa che si aggiunge ai molti crimini che abbiamo visto in Ucraina e che provengono dai soldati russi. Fa parte di questa guerra che ha sempre attaccato obiettivi civili, città, villaggi, ospedali, scuole, infrastrutture".

Per i filorussi l'attacco alla diga è un crimine di Kiev per "distrarre dai fallimenti nella cosiddetta controffensiva". Lo ha detto il governatore filorusso della regione, Vladimir Saldo. 

Anche il Cremlino incolpa l'Ucraina, affermando che la diga è stata bombardata in un atto di sabotaggio. "Questo è inequivocabilmente un atto di sabotaggio deliberato da parte ucraina, pianificato ed eseguito su ordine di Kiev. È chiaro che si pone come uno degli obiettivi quello di privare la Crimea dell'acqua. Il livello dell'acqua nel serbatoio si abbassa e, di conseguenza, la fornitura al canale si riduce drasticamente", ha dichiarato il portavoce del presidente russo, Dmitry Peskov

Zelensky convoca una riunione d'emergenza: "È un ecocidio"

Il Consiglio di sicurezza nazionale ucraino ha fatto sapere che Zelenskiy convocherà una riunione di emergenza. Già intervenuto sull'accaduto, il presidente ucraino ha bollato l'attacco alla diga come un "ecocidio". Per Kiev sono stati i russi ad attaccare. 

Alta 30 e larga centinaia di metri: a rischio inondazione anche Kherson

Costruita nel 1956 come parte della centrale idroelettrica di Kakhovka, la diga sorge sul fiume Dnipro e rifornisce anche la penisola di Crimea e la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Alta 30 metri e larga centinaia, trattiene un volume d'acqua tale da poter inondare numerosi centri abitati tra cui la stessa Kherson, che le forze ucraine hanno riconquistato alla fine dello scorso anno.

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