La Siria rientra nella Lega Araba. I ribelli e gli sfollati siriani manifestano la loro contrarietà: "State sdoganando il regime"
La decisione della Lega Araba di riammettere la Siria tra i propri ranghi, dopo essere stata sospesa per oltre un decennio, è stata criticata da Stati Uniti, Regno Unito e siriani ribelli.
Secondo i ministri degli Esteri di 13 dei 22 Paesi membri della Lega Araba - presenti all'incontro al Cairo in cui la Siria è stata riammessa nel gruppo - la riapertura delle porte ad Assad è motivata dalla necessità di porre fine alla guerra civile siriana e alla conseguente crisi dei rifugiati e del traffico di droga.
I siriani che vivono nella provincia settentrionale di Idlib, controllata dai ribelli, hanno manifestato la loro contrarietà, accusando i Paesi arabi di sdoganare il regime del presidente Bashar al-Assad e di compromettere il loro futuro.
Abdul Salam Yousef, sfollato siriano, dice di essere sconvolto: "È stato un duro colpo per noi siriani che viviamo nei campi del nord. Invece di aiutarci a lasciare queste 'riserve', dove soffriamo e viviamo nel dolore, i leader arabi hanno ripulito le mani dei criminali e degli assassini dal nostro sangue".
Anche Rashad al-Deek è sfollato: "Non abbiamo beneficiato del fatto che il regime non fosse nella Lega Araba, quindi cosa succederà se ne farà parte? - ci dice - Per noi non significa nulla perché siamo sfollati e costretti a lasciare le nostre città".
L'adesione della Siria alla Lega Araba era stata revocata nel 2011 quando il presidente Bashar al-Assad aveva ordinato una repressione dei manifestanti: una crisi che ha fatto precipitare il Paese nella guerra civile che da allora ha ucciso quasi mezzo milione di persone. Gli sfollati sono circa 23 milioni.