Dall'inizio dell'invasione russa, in Italia si sono rifugiati più di 170mila ucraini
Mercoledì a Roma una delle principali iniziative del governo italiano nei confronti dell'Ucraina: una conferenza bilaterale sulla ricostruzione del Paese, devastato dalla guerra.
Una novità per l'Italia, ma non per l'Europa. Non è la prima volta, infatti, che si tiene un evento del genere. Germania e Francia hanno già organizzato una conferenza simile, sempre per discutere degli sforzi per ricostruire l'Ucraina.
Ad oggi, l'Unione europea ha messo a disposizione dell'Ucraina circa 49 miliardi di euro in aiuti militari, umanitari e finanziari. E la presidente della Commissione europea ha recentemente dichiarato che la comunità deve intervenire anche nel processo di ricostruzione, perché parte del percorso dell'Ucraina verso l'Unione europea.
Circa 700 persone in rappresentanza di imprese, ma anche di istituzioni e organizzazioni italiane e ucraine si sono riunite nella capitale italiana per le stesse ragioni, e questo fa parte degli sforzi dell Paese per aiutare l'Ucraina. L'obiettivo è che tutte le realtà capiscano come rispondere alle esigenze del Paese e dei suoi rifugiati. Dall'inizio dell'invasione russa, in Italia sono arrivati più di 170mila ucraini.
Alcuni critici hanno messo in dubbio l'impatto dell'evento a livello politico, sottolineando la scarsa internazionalità dell'evento, nonostante le speranze o la volontà della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Anche se la prossima conferenza per discutere degli sforzi di ricostruzione dell'Ucraina, che si terrà a Londra, sarà un evento più internazionale, l'obiettivo dell'evento di Roma è comunque quello di rafforzare il coinvolgimento dell'Italia nel conflitto e il suo ruolo in Europa.