La cerimonia con le massime autorità dello Stato dopo tre mesi di proteste di massa
In ricordo dei sei milioni di ebrei uccisi dai nazisti, la fiamma arde nello Yad Vashem, il memoriale dell'Olocausto in Israele. Qui si riuniscono le massime autorità dello Stato, in una ricorrenza che segna l'inizio delle celebrazioni, sentite come mai.
Il presidente israeliano Isaac Herzog fa appello all'unità nazionale dopo tre mesi di proteste di massa contro il piano del governo che avrebbe dovuto portare a una sostanziale revisione del sistema giudiziario."Quest'anno i sentimenti sono duri e le spalle sono ingobbite, come a testimoniare il peso della discordia che grava su di noi", avverte. Rivolgendosi ai cittadini di Israele, poi formula una "semplice preghiera": "Lasciate che questi giorni sacri, che iniziano stasera e terminano con il giorno dell'Indipendenza, siano al di sopra delle dispute".
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avverte invece i nemici di Israele, come l'Iran: non devono pensare erroneamente che le divisioni interne abbiano indebolito il Paese."La lezione principale che abbiamo imparato dall'Olocausto è che dobbiamo arginare le forze del male, il più presto possibile", sostiene. "Lo Stato ebraico deve assicurarsi di avere il potere di difendersi da solo contro qualsiasi nemico, contro qualsiasi minaccia", aggiunge.
Colonna sonora è una canzone di Leonard Cohen, "Who by fire", in versione ebraica, che fa riferimento a una preghiera durante la guerra nel Kippur, nel 1973, quando l'autore raggiunse Israele per dare il suo sostegno ai soldati al fronte. La musica non è cambiata.