Viaggio in Turchia, nelle zone del sisma che due mesi fa ha ucciso 50mila persone

Border customs officials inspect a truck loaded with United Nations humanitarian aid for Syria following a devastating quake at the Bab al-Hawa border crossing with Turkey.
Border customs officials inspect a truck loaded with United Nations humanitarian aid for Syria following a devastating quake at the Bab al-Hawa border crossing with Turkey. Diritti d'autore Ghaith Alsayed/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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Di Redazione italiana
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Alcuni dormono a malapena, altri hanno paura di passare del tempo in casa, altri ancora hanno sviluppato una profonda paura della montagna, che era stata la loro fonte di benessere

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In Turchia, intrno all'antica Antiochia, i sopravvissuti al terremoto subiscono il persistente bilancio di un disastro che ha ucciso più di 50.000 persone due mesi fa.

C'è chi dorme a malapena, chi ha paura di passare del tempo in casa, altri ancora hanno sviluppato una profonda paura della montagna, che era stata la loro fonte di benessere.

"Non dormo più - dice Cuma Zobi , guardia giurata - vado a letto alle 3 del mattino e mi sveglio dopo qualche ora, sicuramente non tardi.

Anche mio figlio era ad Antalya e ora è tornato a trovarmi per una settimana, si sveglia diverse volte urlando di notte, a causa del terremoto".

Lo psichiatra volontario Eralp Turk cerca di curare l'angoscia, andando avanti e indietro per la zona del disastro con una scatola di medicinali in auto e un taccuino per registrare le emozioni.

"I tre disturbi mentali più frequenti che attualmente affrontiamo - dice Eralp Türk, psichiatra - s ono gravi reazioni di stress e dolore legati alle perdite e il ritorno di vecchie malattie psichiatriche, risvegliate dal terremoto nei pazienti".

Molte delle persone che hanno perso la casa presentano disturbi da stress post-traumatico, a causa di un sisma che ha devastato anche le loro vite.

Il giorno del disastro, il bambino di Sevgi aveva solo 15 giorni: ora la giovane madre vive nell'angoscia.

"C'è stato il terremoto e a volte si trema ancora - dice Sevgi Dagli, terremotato - quindi ovviamente provi paura.

E non è per me ma per il mio bambino che siamo preoccupati".

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