Francia: cittadini di nuovo in piazza, ma stavolta i giovani sono più coinvolti

CGT union member raises a flare during a demonstration in Lille, northern France Thursday March 30, 2023.
CGT union member raises a flare during a demonstration in Lille, northern France Thursday March 30, 2023. Diritti d'autore Michel Spingler/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
Di Anelise Borges
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Per loro non si tratta solo della riforma del sistema pensionistico: la posta in gioco è la democrazia di questo Paese e il loro futuro

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I francesi sono di nuovo in strada, ma questa volta i giovani sono molto più coinvolti e, dicono, più determinati che mai.

Per loro non si tratta solo della riforma del sistema pensionistico: la posta in gioco è la democrazia di questo Paese e il loro futuro.

"Penso che il governo abbia paura dei giovani - dice Mathis, studente di Fisica di 23 anni - per la capacità di organizzarsi ed essere sempre presente ovunque: questo è chiaramente il nostro obiettivo, vogliamo sopraffare chi vuole reprimerci, chi vuole imporre trattative e compromessi.

Vogliamo sopraffarli per portare un cambiamento nella società".

"È essenziale - dice Youri, studente di Matematica e Informatica di 22 anni - che i giovani si radunino per innescare l'aspetto radicale di questo movimento, per permetterci di uscire tutti i giorni sino a quando la riforma non verrà annullata.

E vediamo che i giovani hanno quel ruolo da svolgere, è quello che è successo nel 1968 e ora sta accadendo di nuovo".

Il presidente "anziano"

Michel Spingler/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
CGT union member raises a flare during a demonstration in Lille, northern France, Tuesday, Thursday 30, 2023.Michel Spingler/Copyright 2023 The AP. All rights reserved

"C'è un parallelo da tracciare con Maggio '68 - dice Philippe Moreau Chevrolet, analista politico, fondatore di MCBG Conseil Agency - perché nel 1968 avevamo un vecchio presidente, De Gaulle, che contava per una generazione più anziana, ma non per la generazione giovane.

Ed è lo stesso con Emmanuel Macron: è il presidente dei vecchietti, è stato eletto dagli anziani: alla fine, non parla ai giovani, e i giovani non lo sopportano più, non sopportano questo modo di governare distante e autoritario, vogliono un sistema più cooperativo, più gentilezza e cura che non hanno da questo presidente.

Il parallelo che possiamo fare col '68 è che siamo passati da una crisi sociale - una crisi basata sul problema delle pensioni - a una crisi politica, una crisi democratica.

Il problema di Emmanuel Macron è che comunica come un giovane, ma governa come un anziano: alla fine i giovani hanno capito che non è né ecologista, né sensibile ai loro problemi, né veramente empatico, è tutto finto".

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