Per ora non si prevede alcun rimpasto di governo ma i francesi non demordono. In tutto il paese ci sono picchetti e proteste in tutti i settori
Nuova giornata, la nona, di mobilitazione generale in Francia contro la riforma delle pensioni. I posti di blocco sono iniziati all'alba, mentre il presidente francese, Emmanuel Macron, sfidando l’impopolarità e la rabbia sociale dilagante, spera di portare a termine il suo progetto nell’ultimo trimestre del 2023. Il punto più controverso, è proprio l’innalzamento dell'età minima pensionabile da 62 a 64 anni.
Per ora non si prevede alcun rimpasto di governo ma i francesi non demordono. In tutto il paese ci sono picchetti e proteste in tutti i settori. Da Parigi a Lione, da Tolosa a Marsiglia. Proprio in questa città il leader della sinistra radicale Jean-Luc Melenchon ha difeso il diritto di scioperare e manifestare ad oltranza.
"Lo stato di diritto condizionato non esiste. L'unico stato di diritto è quello dei diritti costituzionali, della libertà di espressione, della libertà di manifestare in qualunque momento, sempre in modo pacifico per la democrazia politica”, ha dichiarato Melenchon.
In tutto il paese ancora caos nel settore trasporti con voli, treni e corse di mezzi pubblici cancellati. A Parigi centinaia di passeggi sono stati costretti a fare km a piedi con i bagagli per raggiungere l’aeroporto l’aeroporto Charles De Gaulle e la stazione della Gare de Lyon. Finora circa il 25% ha aderito alla protesta. Secondo una fonte sindacale, circa il 15% dei ferrovieri dovrebbe incrociare le braccia anche venerdì 24 marzo.
"Andremo avanti fino al ritiro della riforma", "Macron vattene", gridavano alcuni fra le centinaia di sindacalisti e lavoratori in sciopero che hanno camminato sui binari a Gare de Lyon per impedire la circolazione dei treni.
Forti disagi per chi viaggia con i treni ad alta velocità e con i regionali, con metropolitane e sistemi di trasporto pubblico che vanno a singhiozzo in tutto il Paese. Blocchi stradali da parte dei dimostranti sono stati segnalati sulle principali autostrade e sugli svincoli per rallentare il traffico nelle grandi città. Inoltre a Pantin, periferia nord di Parigi, diverse decine di sindacalisti hanno bloccato un deposito di autobus.
La contesta riforma delle pensioni
In un'intervista televisiva mercoledì, intanto, il Presidente francese Emmanuel Macron ha promesso che non farà marcia indietro sul controverso innalzamento dell'età pensionabile a 64 anni, affermando di essere pronto ad accettare l'impopolarità di fronte a proteste talvolta violente: "Ve lo dico: non sto cercando di essere rieletto, non posso costituzionalmente", ha dichiarato il Capo di Stato. "Ma tra i sondaggi d'opinione e il breve termine e l'interesse generale del Paese, scelgo l'interesse generale del Paese e se questo significa diventare impopolari oggi, lo sopporterò".
Mentre Macron afferma che le sue riforme non sono un lusso ma una necessità, sindacati e avversari politici insistono nel chiedere il ritiro delle misure pensionistiche e sono disposti a sostenere questo giovedì nero per ottenere il risultato.