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Riforma delle pensioni in Francia, Macron conferma sarà applicata entro la fine dell'anno

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Di Cecilia Cacciottoeuronews
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Riforma delle pensioni in Francia, Macron conferma nell'intervista di mezzogiorno: sarà applicata entro l'anno. È il primo intervento del presidente dall'approvazione della legge

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Era atteso il primo discorso del presidente francese Emmanuel Macron dal varo parlamentare della riforma sulle pensioni. Intervistato al Palazzo dell'Eliseo dai giornalisti Marie-Sophie Lacarrau e Julian Bugier, Macron si è mostrato inflessibile: la riforma entrerà in vigore entro l'anno.

Ha ribadito che si è trattato di una riforma impopolare (come tutte le riforme sulle pensioni fatte finora) che non avrebbe voluto fare, ma in ballo c'è il futuro del Paese. L'unico rimpianto è non aver saputo convincere i francesi. Non ha cercato di risollevare l'asta della popolarità ha detto (in vista di una rielezione che peraltro non è possibile, infatti Macron è al suo secondo e ultimo mandato).

Incalzato dalle domande Macron ha ribadito la fiducia alla premier Elisabeth Borne, ha aperto però a una maggioranza più ampia (senza che ciò possa comportare un governo di coalizione). 

Ha inoltre teso la mano ai sindacati per lavorare insieme sul miglioramento delle condizioni di lavoro. A partire da venerdì, domani infatti è stato convocato un altro  sciopero generale dai sindacati, sarà la nona giornata di protesta oltralpe.

Niente può essere peggio dell'immobilismo, ha detto ancora il presidente francese facendo eco al suo ex primo ministro Édouard Philippe, che diventa poi déclassement: gli impegni della Francia di Emmanuel Macron per i prossimi 4 anni sono tre: 

  1. decarbonizzare l'industria

  2. ordine repubblicano, potenziare effettivi nel settore della Giustizia e delle forze dell'ordine

  3. vivere meglio con una scuola più competitiva, una Sanità pubblica più efficiente e uno sguardo attento all'ecologia e alla preservazione del bene comune dell'acqua.

L'ora di pranzo per l'intervista non lasciava prevedere alcuna concessione da parte del presidente, che finora ha sostenuto la riforma che è stato uno dei pilastri della sua campagna elettorale.

Molto però è ancora possibile e se il presidente difende l'esecutivo di Élisabeth Borne la stessa si è definita  un fusibile.

Grande attesa ma i più scommettono che non ci saranno concessioni

Questa sarà la prima intervista televisiva diEmmanuel Macron dopo l'adozione definitiva del testo sulla riforma delle pensioni. Il 16 marzo il governo ha scelto di far scattare l'articolo 49.3 per garantire il passaggio della riforma delle pensioni. 

Lunedì 20 marzo, l'Assemblea nazionale ha respinto le due mozioni di censura presentate dall'opposizione, portando così all'adozione definitiva del progetto di riforma delle pensioni da parte del parlamento.

Ancora ieri  notte  sono state organizzate diverse manifestazioni spontanee in diverse città della Francia, come ad esempio in Place Vauban a Parigi. Su invito dei sindacati, giovedì 23 marzo è prevista una nuova, la nona, grande giornata di scioperi e manifestazioni.

Gli scontri nella notte

 Sesta serata consecutiva di incidenti a Parigi e in altre città francesi per la protesta contro la riforma delle pensioni, con raduni spontanei un po' ovunque. A Parigi, 27 fermi prima di mezzanotte, e incidenti che sono cominciati a place de la République e sono continuati attorno alla Bastiglia.

Sono state circa 3.500 persone a radunarsi a place de la République a fine pomeriggio, seguendo il tam tam dei social. All'inizio, situazione calma, poi sono cominciati gli scontri con la polizia, i lanci di oggetti e la risposta con i gas lacrimogeni. Cortei con incidenti a margine si sono svolti a Lille, a Grenoble, a Rennes e in altre città. A Nantes erano in 6.000 a sfilare in un corteo non autorizzato finito con scontri e danneggiamenti

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