Ucraina: da Piacenza va a combattere, morto al fronte

(ANSA) – BOLOGNA, 02 MAR – Dal 2000, quando era un
adolescente, si era stabilito con la madre a Piacenza, dove
aveva trovato lavoro prima nella logistica, poi come
autotrasportatore e dove aveva costruito la sua famiglia, con
due figlie nate in Italia. Ma quando la Russia ha invaso il suo
paese Bohdan Bodak, 39 anni, è partito come volontario per
l’Ucraina. E’ morto il 20 gennaio, colpito da un razzo russo al
fronte del Donbass ed è sepolto, dopo i funerali di Stato, al
cimitero di Leopoli. E’ la storia che racconta Libertà, il
quotidiano di Piacenza.
Bohdan non aveva mai preso un’arma in mano e non aveva
nemmeno fatto il servizio militare, fino al 24 febbraio 2022, la
sua vita scorreva normalissima, fra lavoro e famiglia. “E’ come
se avesse sentito il richiamo della sua patria in difficoltà -
racconta a Libertà la moglie Natalia – all’inizio non ho
accettato questa sua scelta, spero che la guerra finisca per
andare con le nostre figlie a festeggiare la vittoria
dell’Ucraina sulla sua tomba, per noi è un eroe”.
Dopo pochi giorni dall’inizio della guerra Bohdan ha lasciato
il suo lavoro ed è partito per l’Ucraina dove, dopo un periodo
di addestramento e nei reparti logistici, si è trovato a
combattere nelle prime linee. A novembre è rimasto ferito a
Kramatorsk, nel Donbass. Dopo un periodo di ricovero e
riabilitazione è tornato a combattere, fino al 20 gennaio quando
un razzo lo ha inesorabilmente colpito. (ANSA).