La Geo Barents non avrebbe rispettato le regole del nuovo "dl ong", in vigore da questo martedì, tergiversando sull'inoltro delle richieste d'asilo ed effettuanto un altro soccorso in mare
La Geo Barents, con a bordo 85 naufraghi, è diretta verso il porto di Taranto, in Sicilia. E rischia grosso. La nave di Medici Senza Frontiere è infatti la prima imbarcazione di un'organizzazione umanitaria ad aver soccorso migranti in mare, dopo l'approvazione del decreto legge sulle ong, firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e in vigore da questo martedì.
Tra le regole del provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 28 dicembre c'è quella di chiedere subito un porto sicuro dopo il salvataggio in mare e, una volta ricevuto il luogo dello sbarco, recarvisi senza effettuare ulteriori soste. Il problema in questo caso è che la Geo Barents, dopo aver ottenuto l'approvazione di Roma per attraccare a Taranto, ha deviato la sua rotta, raccogliendo una richiesta di Alarm Phone e fermandosi per un ulteriore soccorso. Inoltre, sembrerebbe che la ong stia temporeggiando anche nell'inoltro delle domande di asilo dei profughi a bordo allo Stato di bandiera.
L'organizzazione rischia una multa fino a 50.000 euro e il fermo amministrativo per due mesi della nave, che è attesa al porto siciliano mercoledì.