La Polonia solidale in ogni città

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Di euronews
Cena di beneficenza in Polonia
Cena di beneficenza in Polonia   -  Diritti d'autore  screengrab PLTVP via EBU

Una vigilia di Natale all’insegna della solidarietà: a Cracovia in Polonia si è tenuta la tradizionale cena del 24 dicembre per i senzatetto e i più bisognosi. Quest’anno sono state preparate circa 50 mila porzioni. Pasti caldi con primi, secondi e tanto di dolci e regali per donare un sorriso a chi non ha nulla. Seduti ai tavoli tanti rifugiati ucraini, anziani e persone sole. Nessuno si aspettava un afflusso tale di persone, che aumenta sempre di più.

"Ogni anno vengo qui, sono grata per tutto quello che fanno i volontari, per l'aiuto. È tutto molto ben organizzato. Qui chiunque ha bisogno di aiuto”, racconta una donna. "Quando sei solo, senza casa, hai bisogno di queste iniziative, di sentire questa vicinanza, perché non c'è nessun altro".

Una tradizione consolidata

I senza tetto o i rifugiati nel giorno del 24 dicembre nell’ospedale da campo allestisto nella città polacca hanno potuto anche usufruire di cure mediche gratuite, visite specialistiche cardiologiche e ortopediche. Quando nel 1996, durante il primo incontro, furono distribuiti circa cinquemila pasti, nessuno si aspettava che il numero di persone bisognose aumentasse così vertiginosamente. “Tutti sanno che abbiamo un cuore pieno di amore per chi ha bisogno. Ma per aiutare tutta questa gente c’è bisogno anche di noi, lo stato non può farcela da solo ", ha detto ai giornalisti Jan Kościuszko, organizzatore della festa di Natale, noto ristoratore e filantropo di Cracovia.

La beneficenza cattolica

La "Caritas Polska" è un ente di beneficenza cattolico, che organizza questa iniziativa natalizia in 85 città. Oltre 1.500 senzatetto e immigrati hanno preso parte a Poznan alla cena. Tra canti natalizi e addobbi sono stati serviti tipici piatti polacchi, ucraini o dei paesi slavi, come gli gnocchi con funghi e cavolo, il bortsch, la minestra a base di barbabietola. Una tradizione che in Polonia si ripete ormai da 26 anni.