Il commento del presidente di NE Nomisma Energia Davide Tabarelli dopo il ripristino delle forniture da parte di Gazprom
"La notizia che il colosso energetico russo Gazprom riprenderà le forniture di gas all'Italia attraverso l'Austria ha rassicurato molte persone. Il gas russo ora rappresenta circa il 10% delle importazioni italiane, in calo rispetto al circa 40%. Nonostante l'Italia sia meno dipendente dal gas russo, l'esperto di energia Davide Tabarelli, presidente NE Nomisma Energia, ritiene che sia l'Italia sia l'Europa non siano ancora fuori pericolo e che questo sia un avvertimento di quello che accadrà, soprattutto considerando che la stagione invernale è alle porte", commenta la corrispondente di Euronews da Roma, Giorgia Orlandi.
"È un avviso di quello che con grande probabilità accadrà nel prossimo inverno, ossia un azzeramento delle forniture dalla Russia verso l’Italia, cosa che è già capitata sul Nord Stream in Germania - spiega Davide Tabarelli -. Un danno economico forte. Sanno che i nostri consumi dipendono per il 40 per cento dalle forniture della Russia. Noi non ce la possiamo fare senza la Russia; sostituire questi volumi nell’arco di mesi è impossibile. Con l’aggravante in Europa che le decisioni vengono prese con un processo democratico molto complesso. Gli stoccaggi in Italia sono 11 miliardi di metri cubi, noi in inverno consumiamo 40 miliardi di metri cubi".
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