La Francia teme di non avere abbastanza elettricità in inverno

Una centrale atomica in Francia
Una centrale atomica in Francia Diritti d'autore Laurent Cipriani/Copyright 2021 The Associated Press.
Di euronews
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32 dei 56 reattori nucleari francesi sono chiusi, alcuni per problemi di tensocorrosione, altri per manutenzione ordinaria. Il governo di Parigi ha messo sotto pressione l'azienda elettrica EDF che gestisce il comparto nucleare e non vuole riduzione di fornitura elettrica in inverno

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La Francia rischia interruzioni di corrente quest'inverno? Ecco quello che il governo di Parigi  vuole evitare a tutti i costi. Dopo un Consiglio di difesa, il ministro per la Transizione energetica ha assicurato che EDF (la maggiore azienda fornitrice di elettricità in Francia)  si era impegnata a riavviare l'intero comparto nucleare entro la metà del febbraio 2023. "Come sapete, 32 reattori (dei 56 reattori francesi ndr) sono chiusi, alcuni per tensocorrosione (Stress Corrosion Cracking), altri per manutenzione ordinaria. EDF si è impegnata a riavviare tutti i reattori questo inverno. Stiamo monitorando attentamente la situazione con aggiornamenti settimanali e siamo molto vigili per garantire che il programma sia rispettato", ha detto  Agnès Pannier-Runacher , ministro francese per la Transizione energetica.

Le criticità di EDF

Il problema della corrosione è un grosso fardello sulle prospettive della produzione di energia elettrica del comparto nucleare ed anche sui risultati finanziari di EDF, che il governo ha pianificato una rinazionalizzare. Quasi tutte le centrali nucleari francesi sono interessate dall'inattività di uno o più reattori. Tuttavia secondo le proiezioni di EDF, 27 reattori devono riavviarsi entro la fine di dicembre, seguiti da altri 5 tra l'inizio di gennaio e metà febbraio 2023. Molti però mettono in dubbio la capacità dell'azienda di mantenere questo programma, soprattutto in relazione alle tensocorrosioni di 12 reattori. Ripararli richiede operazioni complesse col rilevamento di ulteriori problemi, avverte il presidente dell'Autorità per la sicurezza nucleare (ASN), Bernard Doroszczuk. Insomma le capacità operative di questi impianti restano in dubbio. Intanto continua a crescere vertiginosamente il prezzo all'ingrosso del megawattora che è stato moltiplicato per 10 in un anno.

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