Honduras: guerra alle gang dopo l'uccisione del figlio dell'ex presidente

Un sentiero in terra battuta è il confine, "La frontera", come la chiama la gente del posto. Da un lato della strada vige la legge della banda Barrio 18, dall'altro della gang Mara Salvatrucha. Siamo a San Pedro Sula nel nord dell'Honduras nel quartiere di Chamalecon.
A queste bande anche le forze dell'ordine del Salvador hanno dichiarato guerra e così hanno dovuto fare pure le autorità honduregne, soprattutto dopo la morte del figlio dell'ex presidente Porfirio Lobo, assassinato da un commando armato con tre amici mentre usciva dal parcheggio di una discoteca lo scorso giovedì nella capitale. Per il crimine sono stati arrestati sei membri della banda Mara Salvatrucha. A Chamalecon sono arrivati più controlli, più esercito e polizia. Ma il terrore resta.
Le famiglie lasciano la città terrorizzate della violenza
Tante sono le famiglie che hanno lasciato la città o addirittura il Paese per proteggersi dalla violenza, dal soppruso, da un pallottola vacante. Per dare un'idea dell'entità del terrore: la Barrio 18 è una gang internazionale che conta mezzo milione di affiliati e opera per lo più in California ma anche in Europa e in Australia, spesso ingaggia bambini e della violenza ha il culto.
Le bande sono organizzazioni criminali transnazionali
Idem per Mara Salvatrucha la gang nata a Los Angeles da immigrati salvadoregni negli anni 80 per difendersi dagli attacchi di altri gruppi etnici, tipo gli afroamericani, poi diventata anch'essa un gruppo criminale transnazionale.