Blitz di Draghi con sei ministri in Algeria, partner strategico per l' energia

Draghi in Algeria
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15 fra accordi e protocolli di intese sono stati firmati dalla nutrita delegazione ministeriale Italiana giunta in Algeria e guidata dal premier Draghi

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L'urgenza di sostituire i flussi del gas russo, che in Italia non giunge più come un tempo, ha spinto il presidente del Consiglio Mario Draghi a volare in Algeria. Una visita lampo a capo di una nutrita missione ministeriale,  ben sei ministri al seguito:  il ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio, la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, la ministra della Giustizia Marta Cartabia, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Enrico Giovannini e la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. La velocità della missione dipende anche dalla crisi di governo italiana che dovrebbe essere sciolta in un mondo o in un altro mercoledì 20 luglio.

Roma e Algeri più vicine

L'Algeria è ormai un partner capitale per l'Italia, come dimostrato dal raffozamento delle numerose visite di stato che si sono tenute fra i due paesi negli ultimi mesi. Questa ultima missione italiana è servita per firmare nuovi accordi sulle forniture di gas: l'Algeria si sostituisce alle quote di gas importato dalla Russia, nel solco della strategia di abbandono delle forniture russe per l'Europa che sono considerate agli sgoccioli. Nel 2021 il gas importato dalla Russia era il 40% del totale importato in Italia. I nuovi accordi che sono stati stretti fra Roma e l'Algeria, ma anche con Egitto, Repubblica del Congo e Angola porta ormai il gas "mediorientale" ad una quota che supera il 30%.

La soddisfazione italiana

E' un grande piacere essere di nuovo qui ad Algeri per presiedere il quarto vertice Intergovernativo tra Italia e Algeria. Questo vertice è l'ultimo di una serie di incontri istituzionali tra i nostri Paesi. Voglio ricordare in particolare le visite di Stato del Presidente Mattarella ad Algeri lo scorso novembre e del Presidente Tebboune a Roma lo scorso maggio, oltra alla mia visita di aprile. Ringrazio ancora una volta il Presidente Tebboune e il Governo algerino per la calorosa ospitalità
Mario Draghi

  Così ha esordito Draghi.  Tuttavia la collaborazione energetica con l'Algeria ha saldato molte altre collaborazioni: rinnovabili, strade, autostrade e grandi opere, lotta alla corruzione, attraverso la collaborazione con l'Anac, ma anche alla radicalizzazione in carcere...ecco alcuni dei 15 tra accordi, memorandum di intesa, protocolli di cooperazione e dichiarazioni di intese firmati tra governo italiano e algerino al termine del vertice intergovernativo di lunedì ad Algeri.

Uno sguardo all'Ucraina

"L'Italia è da tempo impegnata in prima linea per sbloccare il transito di cereali dai porti del Mar Nero ed evitare una crisi alimentare catastrofica. Il governo italiano si è attivato subito per favorire un accordo tra Russia e Ucraina su questo tema. Gli sviluppi nei negoziati in Turchia della scorsa settimana sono un segnale incoraggiante, che ora deve essere consolidato". Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi nelle dichiarazioni al termine del vertice intergovernativo ad Algeri insieme al presidente Tebboune per segnalare come le ragioni della nuova collaborazione italo-algerina si rintracciano nella rivoluzione globale che la guerra fra Russia e Ucraina ha scatenato da febbraio.

Aspettando mercoledì

Una certa fibrillazione ha comunque scosso non solo l'Italoia ma l'insieme dell'Europa allo scoccare della cirsi di governo dei giorni scorsi. Draghi, rientrato a Roma, si preperarà per  le 'comunicazioni fiduciarie'  (quindi con intervento del presidente del Consiglio, discussione e voto nominale su risoluzioni di fiducia) che terrà alla Camera e al Senato mercoledì. Lo ha chiarito il presidente della Camera Roberto Fico alla conferenza dei capigruppo.

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