Portogallo, le sfide per salvare il pianeta alla Conferenza ONU sugli Oceani

"Viviamo in uno stato di emergenza oceanica": parole significative, a Lisbona, alla Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani, che ha riunito migliaia di politici, esperti e ambientalisti.
"La difesa del pianeta e dei mari è nelle mani delle nuove generazioni" è il messaggio lanciato dal Forum della Gioventù e dell'Innovazione, sulla spiaggia di Carcavelos: ospite d’eccezione l’attore della serie tv il Trono di Spade, Jason Momoa, che ha sottolineato quanto sia importante lavorare tutti insieme per combattere i cambiamenti climatici.
Al termine dell'incontro, il Presidente del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa, ha lanciato un messaggio proprio ai giovani: "Per essere ascoltati e agire nelle sfide che riguardano il clima e gli oceani dovete combattere e vincere da soli e non fare troppo affidamento sui governanti. Certo ci sono delle eccezioni. Alcuni di loro sono e saranno sempre i vostri principali alleati ma non sono la maggioranza".
Il mea culpa di Guterres
Parole che hanno portato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, a fare un mea culpa: "Dopo quanto detto dal presidente portoghese non posso che scusarmi a nome della mia generazione con tutti voi ragazzi per lo stato in cui versano gli oceani, per la biodi-versità e per i cambiamenti climatici".
Guterres alcuni giorni fa aveva insistito sulla necessità che partecipasse anche la Russia: "Tutti i Paesi che contribuiscono a creare il problema devono contribuire a risolverlo", aveva sottolineato il segretario generale.
A Lisbona, per tutta settimana, capi di Stato e di governo, insieme a imprenditori e scienziati si riuniranno per discutere dello stato di salute del 70% del pianeta, ovvero sullo stato dei mari.
L’obiettivo è quello di "conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani e le risorse marine".
I temi in agenda a Lisbona
Al centro dei lavori si discuterà di come l'inquinamento marino o l'economia marittima sostenibile: la Conferenza sugli Oceani, co-ospitata dai governi del Kenya e del Portogallo, arriva in un momento critico in cui il mondo sta cercando di affrontare diversi problemi legati anche alla pandemia da Covid-19.
Il tema generale del summit è “Aumentare l’azione degli oceani basata sulla scienza e l’innovazione per l’attuazione del 14° obiettivo di sviluppo sostenibile: inventario, partnership e soluzioni“.
Secondo gli esperti, bisogna agire in fretta perché l’oceano sta affrontando minacce senza precedenti a causa delle attività umane.
L’oceano copre il 70% della superficie terrestre, è la biosfera più grande del pianeta e ospita fino all’80% di tutta la vita del mondo: genera il 50% dell’ossigeno di cui abbiamo bisogno, assorbendo il 25% di tutte le emissioni di anidride carbonica e catturando il 90% del calore supplementare generato da queste emissioni.
E poi è il “il polmone del pianeta” ma anche il suo più grande serbatoio di carbonio, un cuscinetto vitale contro gli impatti del cambiamento climatico.
Nutre una biodiversità inimmaginabile e produce cibo, lavoro, risorse minerali ed energetiche necessarie alla vita sul pianeta per sopravvivere e prosperare.