Olanda, la transizione verde rischia di far rivoltare gli agricoltori

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Di Euronews
allevamento di bovini nei Paesi Bassi
allevamento di bovini nei Paesi Bassi   -  Diritti d'autore  Eurovision

Agricoltori infuriati nei Paesi Bassi per via delle misure draconiane misure volte a ridurre drasticamente le emissioni di ossidi di azoto. Il governo olandese ha presentato venerdì i suoi obiettivi, che prevedono una forbice di riduzione dal 70% al 95%, a seconda delle aree interessate.

Una"transizione inevitabile" secondo il governo, che dovrà ora reggere l'urto delle inevitabili proteste dei lavoratori colpiti

"Dobbiamo emettere molto meno azoto - spiega la ministra dell'Agricoltura Christianne van der Wal - e purtroppo il settore agricolo ne emette molto. Hanno fatto molto per ridurne le emissioni, ma purtroppo non è sufficiente. Bisogna ridurre ancora molto".

Le nuove regole porteranno a grandi sconvolgimenti nell'industria agricola multimiliardaria del Paese, che con appena 17 milioni e mezzo di abitanti ha una popolazione di quasi quattro milioni di bovini, 12 milioni di suini e 100 milioni di polli.

I Paesi Bassi sono il secondo esportatore agricolo al mondo dopo gli Stati Uniti, ma ora ogni allevatore si troverà costretto a ridurre il numero di capi di bestiame

"I nostri associati ne hanno abbastanza" sbotta Sjaak van der Tak, dell'Associazione agricola e orticola olandese. "Dicono che la misura è colma. Ciò significa che prepareremo azioni appropriate per chiarire, in modo dignitoso, che questi piani non sono accettabili."

Per il momento, le opzioni a disposizione degli allevatori sono piani di sostenibilità, trasferimento o cessazione delle attività: sul tavolo ci sono più di 24 miliardi di euro di sussidi, ma non è certo che sapramnno ammortizzare la crisi di un settore che ne fattura a decine ogni anno