La Danimarca ha paura e integra la difesa europea

Mette Frederiksen
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Di euronews
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Col oltre il 66% dei consensi il referendum danese sulla politica di difesa porta Copenhagen a rientrare in stretta collaborazione con gli eserciti degli altri paesi comunitari

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Il voto arriva sulla scorta delle richieste di adesione alla NATO da parte della Finlandia e della Svezia, visto che la guerra in Ucraina spinge i paesi europei a rivedere la loro politica di difesa. L'obiettivo è chiaro: "Stasera la Danimarca manda un segnale molto importante. Ai nostri alleati in Europa e nella NATO, e a Putin. Stiamo dimostrando che quando Putin invade un Paese libero e minaccia la stabilità europea noi ci uniamo". Tuona la premier del paese nordico Mette Frederiksen accompagnata da timidi applausi.

Un voto chiaro

Un totale del 66,9% dei 4,3 milioni di elettori danesi ha votato a favore dell'eliminazione dell'opt-out, mentre il 33,1% ha votato contro. Bruxelles manifesta soddisfazione. La presidente della commissione europea Ursula von der Leyen ha accolto con favore il risultato affermando in un tweet che la decisione della Danimarca è un "forte messaggio di impegno per la nostra sicurezza comune': la Danimarca e l'Unione europea ne trarrebbero vantaggio".

Svolta militare

La svolta politica fa si che la Danimarca, già membro fondatore della NATO, corregga la sua politica di difesa, che dal 1993 le aveva fatto rinunciare alla partecipazione nelle missioni militari congiunte con gli altri paesi dell'Europa comunitaria. Forse si aggiunge un altro tassello nel cammino della difesa comune europea.

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