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Danimarca, il referendum per entrare nella politica di Difesa dell'Ue

Esercito danese
Esercito danese Diritti d'autore  AFP
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Di Debora Gandini Agenzie: ANSA
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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In Danimarca si vota per entrare nella politica di Difesa dell’Ue. I primi exit poll danno in vantaggio i favorevoli

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Stando ai primi exitpoll i danesi sostengono la partecipazione danese alla Politica di difesa comune per cui hanno votato nel referendum che si è tenuto questo mercoledì.

Le urne si erano aperte stamani.  Un voto importante per la Danimarca; anche in questo caso, la guerra in Ucraina ha portato i vari paesi a rivedere le proprie strategie in merito alla sicurezza. 

“Unire le proprie forze rappresenta la migliore risposta al conflitto” in corso ha sottolineato la premier danese Mette Frederiksen, invitando i cittadini a recarsi alle urne. Il referendum arriva inoltre all’indomani del via libera dell’Unione europea a un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, ha fatto notare. Mai Villadsen, leader del “La Lista dell'Unità - I Rosso-Verdi”: “Abbiamo dimostrato sia nell’Unione ma anche in Danimarca che tutti siamo dalla parte del popolo ucraino. Questo però non ha nulla a che fare con certe decisioni in materia di difesa o con Russia e Ucraina."

La premier socialdemocratica aveva chiesto il referendum l'8 marzo, meno di due settimane dopo l'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio. 

Una svolta per l'Europa

Se i danesi, notoriamente critici nei confronti del blocco, voteranno per l'abolizione della deroga, come suggeriscono i sondaggi, ciò segnerebbe un nuovo significativo cambiamento politico per l'Europa dopo l'invasione lanciata dalla Russia a febbraio. Secondo i sondaggi, il 40% sarebbe a favore della svolta e il 30%  contrario. Circa un quarto degli elettori si dice ancora indeciso. Un ampio sostegno si registra in Parlamento: solo tre piccoli partiti sono contrari, due a destra e uno a sinistra. 

La Danimarca è l'unico membro del blocco di 27 nazioni che non fa parte della Politica di sicurezza e di difesa comune, avendo ottenuto l'esenzione da questa in un referendum nel 1993 sul Trattato di Maastricht, che aveva stabilito le basi per la moderna Unione europea. Il voto arriva inoltre dopo che Svezia e Finlandia hanno deciso di chiedere l'adesione alla Nato. Sia la Danimarca che la Germania hanno già promesso di aumentare le spese per la difesa.

"La Nato rimarrà ovviamente il nostro strumento più importante, ma l'Unione europea ci offre un secondo strumento per garantire la nostra difesa a Est", ha detto Mogens Jensen, portavoce per la Difesa dei socialdemocratici al governo.

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