Nel corso di un cerimonia sobria e piuttosto breve, l'inquilino dell'Eliseo ha ha espresso la sua ambizione di voler presiedere con "un nuovo metodo".
È la seconda cerimonia di investitura per Emmanuel Macron, rieletto per un nuovo mandato di cinque anni. È anche la prima volta dal 2002, quando Jacques Chirac era stato rieletto, che un presidente della Repubblica francese viene scelto dai suoi concittadini per un nuovo mandato.
Nel corso di un cerimonia sobria e piuttosto breve, l'inquilino dell'Eliseo ha ha espresso la sua ambizione di voler presiedere con "un nuovo metodo", "pianificando, riformando e associando" i Francesi alle sue scelte per il Paese. Si è inoltre impegnato a lasciare un pianeta più vivibile e "una Francia più forte".
"Agire per la Francia e per l'Europa"
Nel suo discorso Macron si è anche concentrato sull'Europa, uno dei temi centrali del suo primo mandato e della campagna elettorale. "Il mandato che sta iniziando sara quello di un'azione decisa per la Francia e per l'Europa", ha dichiarato il presidente. "Bisogna agire per evitare un'escalation dell'aggressione russa in Ucraina, per aiutare la democrazia e il coraggio a vincere la battaglia, per costruire una nuova pace europea e una nuova autonomia sul nostro continente", ha concluso Macron.
Come da tradizione, il presidente del Consiglio Costituzionale Laurent Fabius ha annunciato i risultati ufficiali che confermano la vittoria di Macron, che ha ottenuto il 58,55% dei voti contro la candidata del Rassemblement National Marine Le Pen. Il presidente neo rieletto è stato poi insignito dell'onorificenza di Grande Maestro della Legione d'onore.
Ora il presidente può ufficialmente iniziare il suo secondo mandato, che si preannuincia già da ora ricco di sfide. Le prime, in ordine cronologico, saranno la scelta di un nuovo governo, già a partire dalla settimana prossima, e le elezioni legislative previste per il mese di giugno, quando un'alleanza di partiti di sinistra e centro-sinistra cercherà di impedirgli di conquistare la maggioranza dei seggi all'Assemblea Nazionale.