Francia, grandi manovre: nuove alleanze a sinistra e ora Le Pen sfida Mélenchon...

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Di Gioia Salvatori
Marine Le Pen in campagna elettorale a Pas de Calais
Marine Le Pen in campagna elettorale a Pas de Calais   -  Diritti d'autore  FRANCOIS NASCIMBENI/AFP or licensors

Una rivoluzione politica giusto a un mese delle legislative: partiti che nascono, partiti che si alleano. Altri che restano su formule sicure. In Francia grandi manovre in vista delle politiche del 12 giugno e dopo le presidenziali di aprile, dove il presidente uscente ha sconfitto al secondo turno la destra di Marine Le Pen. 

La novità più importante è l'alleanza tra la sinistra detta radicale della France Insoumise di Jean-Luc Melenchon con i verdi, i comunisti e il partito socialista reduce da una débacle totale alle presidenziali, dove rappresentato dalla sindaca di Parigi, non è arrivato al 2 %.

L'accordo, fortemente voluto dal segretario socialista Olivier Faure, è stato mandato giù a fatica da tanti esponenti, tra i contrari pure l'ex presidente Francois Hollande (considerato da tanti uno dei mali maggiori del partito socialista).

Il vincitore morale della partitia è colui che da anni dice alle classi più disagiate quello che vogliono sentirsi dire: Jean-Luc Mélenchon, leader della France Insoumise, uscito dal primo turno delle presidenziali col 22 % dei voti, un'enormità; ora sogna palazzo Matignon puntanto su un grande numero di parlamentari eletti.

Il movimento En Marche di Macron diventa partito e Le Pen viaggia da sola...

Sul fronte centrista il movimento fondato dal presidente della repubblica Macron en Marche, è diventato formalmente partito, si chiama Renaissance, rinascimento; a destra invece, non decolla l'alleanza degli ultradestri della Reconquête di Zemmour, Le Pen col suo Rassemblement national viaggia da sola e questa domenica, dopo un periodo di vacanza seguito alla sconfitta al secondo turno delle presidenziali contro Macron, ha aperto la campagna per le legislative in territorio amico: a Pas de Calais, i territori più ostili, si sa, si visitano per ultimi. 

La sua ca mpagna è tutta contro Mélenchon, per lei l'avversario più temibile: "Bispogna smetterla con la favola di Mélenchon oppositore di Emmanuel Macron, è durata 15 giorni, ha fatto ridere tutti; Mélenchon ha fatto eleggere Macron", ha detto.