Crisi energetica: Ue e USA corrono ai ripari per diversificare le fonti

Costruzione del Nord Stream2
Costruzione del Nord Stream2 Diritti d'autore Jens Buettner/(c) dpa-Zentralbild
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Di euronews
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La crisi ucraina sta mettendo a dura prova i nervi di tutti anche perché si sta traducendo concretamente in un minore flusso d'energia per l'Europa che al fianco dell'alleato americano cerca di trovare fonti alternative per superare la penuria energetica

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Di fronte allo stallo della crisi ucraina e alle sue conseguenze nella fornitura del gas, l'Unione europea e cerca alternative. Questo è l'obiettivo del Consiglio sull'energia tra Europa e Stati Uniti che si è tenuto a Washington.

Dallo sorso dicembre a oggi le forniture di gas provenienti dalla Russia in Europa privilegiano la sola Germania, in Italia si registra un calo di oltre il 40%, ce n'è abbastanza per impensierire anche gli alleati d'Oltreatlantico che assicurano fonti alternative di approvvgionamento per l'Europa in breve. Il segretario di Stato Antony Blinken ha rassicurato il capo della diplomazia europea Josep Borell precisando che gli Stati Uniti stanno trattando con i principali produttori di tutto il mondo, "Ci stiamo coordinando anche su come condividere al meglio le riserve di energia nel caso in cui la Russia chiuda il rubinetto o avvii un conflitto che interrompa il flusso di gas attraverso l'Ucraina". 

"Per quanto riguarda l'attuale crisi in Ucraina - ha replicato Josep Borrell - non si è incrinata la nostra determinazione per dare una risposta unita alle minacce della Russia. Questa è la nostra migliore risorsa. L'Unione europea accoglie con favore gli elementi delineati nelle risposte degli Stati Uniti e della Nato alle richieste russe". 

La pietra dello scandalo resta il Nord Stream2, la pipeline che bypassando l'Ucraina approvvigionerebbe l'Europa attraverso la Germania. gasdotto che, malgrado i passi indietro del cancelliere Olaf Scholz, rischia di cambiare gli equilibri europei nei confronti la Russia. Se già non l'ha fatto.

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