L'ONU discute la crisi Ucraina , la Russia chiede agli Stati Uniti un trattamento alla pari

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Diritti d'autore Richard Drew/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
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Di Euronews
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Il Consiglio di sicurezza dell'Onu cerca una via di uscita diplomatica per risolvere la crisi tra Russia e Ucraina. Il ministro degli esteri Lavrov chiede agli Stati Uniti un trattamento alla pari

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Il caso Ucraina approda al Consiglio di Sicurezza dell'ONU: il tentativo è quello di inviare un chiaro messaggio alla Russia sulla necessità di evitare il conflitto, La riunione del Consiglio di Sicurezza, affronterà per la prima volta formalmente la crisi .

Non hanno sortito effetto al momento gli interventi dei leader politici con Vladimir Putin e l’appello del presidente Zelensky a non «scatenare il panico» e dunque l'escalation di tensione continua .

Intanto Mosca è pressata dal punto di vista diplomatico e finanziario

L'ambasciatore USA all'ONU Linda Thomas-Greenfield ha promesso di mettere alle strette la Russia per ottenere una spiegazione chiara sulle truppe che restano ammassate al confine . Il mondo Occidentale si schiera a sostegno di Kiev e la Russia, con le parole del ministro degli esteri Sergey Lavrov,  chiede rispetto: 

"Scottati dall'amara esperienza, non vogliamo rimanere in una posizione in cui la nostra sicurezza è violata quotidianamente. Vogliamo relazioni buone, reciprocamente rispettose e paritarie con gli Stati Uniti, così come con qualsiasi altro paese del mondo".
Sergey Lavrov

.

Una  richiesta ufficiale alla  Nato  perchè  non rafforzi la propria sicurezza a scapito di quella altrui. Nato che comunque, per bocca del segretario generale Jens Stoltenberg, fa sapere che non è prevista una risposta militare ad un eventuale attacco russo. 

La minaccia di sanzioni economica, resta al momento il deterrente piè forte: un'invasione russa finirebbe col minare gravemente l'economia di Mosca. A questo proposito è entrata in gioco anche la Gran Bretagnaannunciando, oltre a un ingente dispiegamento di forze in Europa orientale, interventi e sanzioni contro gruppi di oligarchi vicini al Cremlino  che hanno investito grandi patrimoni  nella City. E anche il  Congresso americano è vicino alla chiusura del cerchio sulle sanzioni.

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