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Il segretario all'Energia Usa Wright a Euronews: "Non sarò alla Cop30, il cambiamento del clima è sopravvalutato"

Il Segretario all'Energia degli Stati Uniti Chris Wright alla riunione del P-TEC ad Atene
Il Segretario all'Energia degli Stati Uniti Chris Wright alla riunione del P-TEC ad Atene Diritti d'autore  Thanassis Stavrakis/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Thanassis Stavrakis/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Di Foteini Doulgkeri
Pubblicato il
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In un'intervista a Euronews ad Atene, Chris Wright spiega la volontà di Washington di essere presente in Europa a lungo termine come fornitore di energia e al possibile ruolo di hub della Grecia. Poi spiega la visione sull'ambiente dell'amministrazione Trump

Negli ultimi anni la Grecia è emersa come un importante hub energetico nella regione dell'Europa sudorientale, sfruttando la sua posizione geografica e le infrastrutture per il trasporto e la distribuzione di energia tra Europa, Medio Oriente e Nord Africa.

Per promuovere la cooperazione tra l'Ue e gli Stati Uniti, rafforzando potenzialmente il ruolo strategico della Grecia, il segretario Usa all'Energia Chris Wright ha partecipato al 6° vertice sulla cooperazione energetica transatlantica (P-tec**)** che si è aperto giovedì ad Atene.

In un'intervista con Euronews Wright ha fatto riferimento alla volontà di Washington di essere presente in Europa a lungo termine, al nuovo ruolo della Grecia come hub e al fatto che gli Stati Uniti non partecipano ai colloqui della Cop30 in Brasile dal prossimo lunedì.

Grecia-Usa: cooperazione energetica transatlantica

"Penso che il sostegno sia abbastanza sostenibile, sapete, siamo stati alleati con le nazioni europee per tutta la storia degli Stati Uniti. Le nostre risorse sono vaste, il nostro desiderio di sviluppare la cooperazione, sia economica che di sicurezza nazionale, è forte. Sì, gli Stati Uniti saranno qui a lungo termine", ha detto a Euronews il segretario all'Energia.

Quanto alla ricerca europea di alternative all'energia importata dalla Russia, cominciata con l'invasione dell'Ucraina oltre tre anni fa, Wright vede gli Stati Uniti "come un fornitore a lungo termine".

"La produzione di gas degli Stati Uniti è più del doppio di quella russa e la nostra sta crescendo rapidamente. E la nostra capacità di esportazione si sta espandendo anche più velocemente della nostra produzione di gas naturale", ha assicurato Wright.

"L'agenda del presidente Trump è la prosperità in patria e la pace all'estero", ha proseguito, "crediamo che le nazioni ben rifornite di energia abbiano maggiori opportunità economiche e che avere queste partnership energetiche transfrontaliere e transoceaniche porti a relazioni stabili a lungo termine e promuova la pace nel mondo".

Il ruolo geostrategico della Grecia

La Grecia è diventata di recente una porta d'accesso per il gas naturale e le energie rinnovabili nell'Europa sudorientale. Progetti come il terminale di gas naturale liquefatto (Gnl) di Alexandroupolis e le interconnessioni con i Balcani hanno dimostrato ancora una volta l'importanza strategica greca, sottolineano gli esperti.

"La Grecia è un partner eccellente", dice a Euronews il segretario Usa all'Energia, "il 20 per cento del trasporto marittimo globale e oltre un terzo di tutte le spedizioni di Gnl sono effettuate da compagnie greche".

Tuttavia, quando la Russia dominava come fornitore di energia in Europa, la Grecia era il capolinea mentre ora punta a diventare uno degli accessi dell'energia statunitense all'Europa.

"L'infrastruttura di gasdotti che la Grecia sta costruendo sta unendo questa regione del mondo. Si tratta di Paesi molto indipendenti, con storie diverse e lunghe", come nel caso di Cipro dice ancora Wright, "questo corridoio di gas naturale e i porti greci credo che uniranno le nazioni**.** Non si tratterà solo di gas. Si tratterà di un aumento del commercio, della cooperazione e della crescita economica".

Wright: " Il cambiamento climatico è sopravvalutato"

Il segretario americano ha confermato anche a Euronews che non parteciperà ai colloqui sul clima in Brasile, la Cop30 che si apre la prossima settimana a Belen, affermando che probabilmente lo farà l'anno prossimo.

"Sentite lavoro, studio, scrivo, leggo dei cambiamenti climatici da oltre 20 anni, sono stato molto attivo in questo dibattito e dialogo. Prima di tutto, dirò qual è stato il più grande fattore di decarbonizzazione. Di gran lunga è stato lo sviluppo del gas naturale", ha premesso Wright.

"Gli Stati Uniti hanno ridotto le emissioni di gas serra" più di altri ha continuato specificando che "il carbone è ancora fondamentale" ma ormai solo la terza fonte di energia elettrica, non più quella dominante.

"Oggi è il gas naturale. Inoltre, la combustione è più pulita, quindi ci sono meno inquinanti atmosferici e meno emissioni di gas serra", sostiene Wright, che prosegue affermando che il cambiamento climatico è un "fenomeno naturale reale, lento e globale".

"Il mondo è stato decarbonizzato per 200 anni, siamo passati dalla legna al carbone, al petrolio, al gas naturale e infine all'energia nucleare. Quindi penso che si assisterà a una continua riduzione dell'intensità dei gas serra per unità di energia prodotta", ha spiegato Wright.

"Non so nemmeno quando le emissioni globali di gas serra raggiungeranno il picco. Abbiamo ancora un miliardo di persone che vivono una vita ricca e meravigliosa e sette miliardi di persone che vogliono farlo", conclude il politico Usa.

"Fortunatamente, un mondo più energico e più ricco è in grado di resistere meglio a qualsiasi cambiamento", è la previsione di Wright, "il cambiamento climatico è reale, ma è stato semplicemente sopravvalutato per scopi politici".

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